Francesco Zirpoli, Economista, Direttore CAMI – Center for Automotive and Mobility Innovation, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.
Il suo intervento si è tenuto nel panel “Automotive: l’eccellenza italiana“, moderato dalla giornalista Maria Leitner.
Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.
Buonasera, siamo agli Stati Generali della Ripartenza, un grande momento di dialogo e confronto tra imprese, società civile e istituzioni. Quanto è importante il dialogo nel mondo dell’automotive in generale?
Molto importante non solo il dialogo ma anche finalmente iniziare a ragionare degli asset, cioè di quello che l’Italia ha e di quale è la dimensione che può essere sviluppata e quella che invece rappresenta un vicolo secco.
Quindi oggi si è parlato sostanzialmente dell’importanza di continuare a produrre e progettare auto in Italia, si è parlato dell’importanza della filiera di fornitura e si è parlato di come questa filiera che ha retto finora all’urto della crisi può essere rilanciata sia per recuperare il terreno per esempio sulle nuove tecnologie, e non si parla solo di elettrico, si parla anche di digitalizzazione e di software, sia per recuperare il terreno in mercati sui quali, a causa di una contrazione della produzione soprattutto in Europa, si sta facendo fatica.
Quindi oggi la filiera è stretta in una morsa, ha difficoltà a innovare perché spesso la dimensione media è piccola, ma ha anche una grande capacità di adattamento, un grande dinamismo che rappresenta un’opportunità importante.
Il nostro automotive è un’eccellenza nel mondo e per il Made in Italy questo è fondamentale. Quanto è importante, anche partendo dall’Emilia-Romagna e dalla Motor Valley, questa tradizione industriale?
Sì, diciamo che ci sono due mondi dell’automotive: c’è il mondo del motorsport e del lusso, di cui l’Emilia-Romagna è ovviamente l’epifenomeno, anzi l’incarnazione migliore e maggiore al mondo, e poi c’è il mondo della produzione di massa, che è quella che genera innovazione tecnologica e di processo.
È quella che genera la possibilità di mettere a disposizione di ampie fasce della popolazione prodotti a buon mercato che le persone vogliono acquistare e soprattutto ha al suo interno la capacità di sviluppare competenze manageriali e del lavoro.
Il punto è che purtroppo l’Italia ha toccato il fondo nella produzione nazionale di automobili e quindi, sebbene manteniamo l’eccellenza nel primo tipo di produzione, non dobbiamo assolutamente correre il rischio di perdere il secondo.
Dobbiamo attrarre di nuovo la produzione di veicoli di massa in Italia, tornare almeno intorno al milione di vetture, oggi siamo a circa 250 mila.
Con gli sviluppi tecnologici in corso, è un problema di riconversione industriale?
I risultati dell’Osservatorio nazionale sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive, che ha sede a Ca’ Foscari, danno un risultato sorprendente: il problema dei fornitori italiani non è che producono troppa componentistica legata all’endotermico.
Oltre il 60% dei fornitori italiani produce componentistica che non ha una specificità di destinazione, quindi va bene sia per l’endotermico sia per l’elettrico.
Quello che emerge è che in Italia ha rallentato il processo di innovazione, c’è una sfiducia nel recuperare il terreno perso. Per recuperarlo bisogna intervenire in modo mirato e cogliere la nuova onda dello sviluppo industriale.
Dobbiamo superare gli scontri ideologici, prendere atto che l’industria sta andando in una direzione molto chiara e dare fiducia agli imprenditori che stanno investendo.
Nella survey che citavo, le uniche imprese che non si aspettano un calo di fatturato o occupazione sono quelle che investono nella componentistica per i veicoli elettrici.
Se l’investimento è orientato verso il futuro, fatturato e occupazione crescono. Se si resta ancorati alle vecchie tecnologie, fatturato e occupazione non crescono, anzi in alcuni casi crollano.








