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Economia e carenza di personale: nelle Marche incide la demografia | L’analisi

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Le questioni legate all’andamento dell’economia nelle Marche si intrecciano con il problema demografico: “la demografia – ha spiegato Alfredo Bardozzetti, responsabile ufficio analisi economica della sede di Ancona della Banca d’Italia, a margine della presentazione del rapporto sull’economia regionale – è un aspetto sul quale insistiamo molto nel nostro ultimo rapporto anche perché cominciano ad essere evidenti dei segnali anche su aspetti molto più pragmatici, attuali”.

“Una parte della riduzione del numero dei lavoratori e una parte dei problemi che le imprese effettivamente sperimentano nel trovare personale – ha osservato – riflettono, nascono da queste criticità sul versante demografico, al quale bisogna prestare grande attenzione perché è un fenomeno che non solo proseguirà ma si intensificherà negli anni a venire”.

La questione interessa ovviamente anche il comparto sanitario: nel 2023, secondo il dossier di Bankitalia, “la spesa per la sanità è diminuita e la riduzione della componente a gestione diretta e stata solo in parte compensata dalla crescita sul versante di quella in convenzione”; si registra un “aumento della spesa per l’acquisto di beni e un trend in salita per il costo di personale legato al rinnovo di contratti e al rafforzamento dell’organico”.

Per il comparto, la Banca d’Italia si è focalizzata sul personale: secondo una stima riguardante le strutture da attivare nelle Marche nell’ambito del Pnrr (formulazione originaria) serviranno 500 infermieri, Oss e addetti alla Riabilitazione tra i 100 e 300 e 20 medici con la previsione di un fabbisogno ulteriore “stimabile tra il 5 e l’8%”.

Una situazione che preoccupa anche per quanto riguarda la previsione di uscita con pensionamenti.

“Un aspetto che a nostro avviso va presidiato con grande attenzione – ha detto Bardozzetti – perché sono ben noti purtroppo anche i problemi di tenuta dei medici e del personale sanitario dato le condizioni per certi versi pesanti in cui sono chiamati ad operare”.

L’aumento delle borse di specializzazione da parte della Regione Marche, ha sottolineato l’economista di Bankitalia, “muovono nella giusta direzione cioè prendono atto dell’esistenza di una criticità e fanno misure non ordinarie per attirare nuovo personale.

Tuttavia la sanità è una componente strutturale del nostro sistema economico e sociale quindi richiede degli interventi di carattere strutturale – ha concluso – perché poi rincorrere eternamente l’emergenza con interventi spot è faticoso sia per chi sta nella sanità e sia per chi poi questi interventi deve declinare sul territorio”.

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