Il piano di stabilità europeo, che era stato sospeso causa Covid, dovrà avere una sua risoluzione in vista della fine dell’anno. Alla quasi vigilia delle elezioni europee (giugno 2024) non sembra possibile né il ritorno del vecchio patto di stabilità, che segnerebbe una vittoria per i paesi cosiddetti frugali, né un prolungamento della sospensione, che sarebbe un cedimento a favore dei paesi più indebitati.

In questa situazione, l’unica soluzione possibile è quella di scaricare la responsabilità della scelta sulla Commissione Europea, adottando la loro proposta, con qualche limitata modifica per accontentare la Germania. Noi, tutto dipenderà dalla nuova Commissione. Se sarà favorevole alla flessibilità, il nuovo patto lo consentirà. Ma se sarà del parere opposto, anche con il nuovo patto si potranno mettere obiettivi vincolanti. Per l’Italia cambierà poco in ogni caso, perché con un debito pubblico così elevato non avrà comunque spazi di flessibilità.