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Coronavirus, Sileri (viceministro della Salute): «Sì alla quarantena breve da 7 giorni. Tutti facciano il vaccino anti influenzale»

La pensa così il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in un’intervista su Qn in cui fa presente che secondo lui il Covid-19 sarà sconfitto a metà del 2021. La sua proposta prevede che la persona che ha avuto un “contatto stretto”, dopo aver atteso “sette giorni e un tampone negativo, è libera. Le possibilità che possa sviluppare i sintomi dopo questo periodo, a fronte di un’incubazione che dura 4-5 giorni, sono estremamente basse”.

Inoltre prevede che “usciremo da questa crisi a metà 2021”; nel frattempo “dobbiamo lavorare su due binari paralleli: da una parte c’è la ricerca del vaccino, fondamentale. E poi ci sono le terapie”. Sui vaccini “non è importante chi arriva prima, ma chi arriva meglio. Il vaccino che arriverà dovrà essere sicuro, efficace e in grado di fornire una protezione duratura dal virus”.

“È giusto che quest’anno si faccia il vaccino anti-influenzale; e anzi, spero ci sia un’adesione maggiore rispetto al passato – sottolinea. Credo però che nei prossimi mesi l’influenza girerà meno, in quanto le stesse misure che utilizziamo come mascherina, distanziamento e lavaggio frequente della mani, servono anche per i virus influenzali. Detto questo, i nostri anziani e il personale sanitario devono essere protetti. E auspico facciano tutti una vaccinazione che, oltre a aiutare a differenziare le diagnosi, serve soprattutto come protezione verso una malattia banale”.

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