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Boccia: «il ruolo dell’università per far crescere la classe dirigente italiana»

Prima la metafora: “In questa fase, nella quale navigare nella complessità è sempre più necessario, le università diventano come fari che illuminano il buio”. Poi il link al mondo economico: “Lo sviluppo dei saperi e lo sviluppo delle imprese sono complementari”. A parlare è Vincenzo Boccia, fino a poche settimane fa presidente di Confindustria, in un’intervista al Corriere della Sera Economia. Boccia, presidente della Luiss, l’università voluta da Guido Carli, descrive gli atenei come luoghi del futuro, e aggiunge: “L’università deve diventare un progetto strategico per la creazione di un processo che non deve essere selettivo ed elitario, ma inclusivo, e dove il patrimonio delle singole università diventa alla portata di tutti. Per questo obiettivo – aggiunge Boccia – la leva fiscale resta molto importante per accelerare i cambiamenti e, utilizzarla nella formazione, sarebbe decisivo anche per alimentare una sana concorrenza tra le università. In più, per far crescere un Paese e i suoi ceti responsabili, l’università è un luogo decisivo”.

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