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Antonio Scino, General Counsel FS Italiane: “Muoviamo 500 milioni di passeggeri l’anno. La nostra mobilità sostenibile ci rende competitivi sui mercati internazionali”

Antonio Scino, General Counsel Affari legali, Societari e Regolatori – Ferrovie dello Stato Italiane S.p.a., ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

Il suo intervento si è tenuto nel panel “La tutela dell’ambiente, le transizioni e la mobilità del futuro“, moderato dal presidente dell’ISPRA Stefano Laporta.

Oggi si è parlato di transizione di infrastrutture, ma soprattutto di sostenibilità e di mobilità del futuro. Ecco, quanto è importante per Ferrovie dello Stato percorrere questo tipo di strada?

E’ importante perché, peraltro, l’Italia, le ferrovie italiane sono presidenti di turno dell’Organizzazione Europea delle Ferrovie. Stiamo discutendo della sorte del PNRR, che ha dato buona prova di sé per rendere più resilienti le infrastrutture ferroviarie, come da SG numero 9 dell’agenda 2030. Quindi trasformare questo fondo in qualcosa di diverso, non ancorato, diciamo, alle rigide regole di contabilità del PNRR.

E ovviamente siamo agli Stati Generali della ripartenza, un luogo di dialogo di confronto tra istituzioni, imprese, società civile. Quanto è importante il dialogo, soprattutto per una transizione sostenibile?

Indubbiamente queste giornate fissano delle direttrici importanti per la ripartenza del Paese, per quanto ci riguarda evidentemente proseguire lo sviluppo delle reti, favorire la mobilità collettiva sostenibile, perché il trasporto ferroviario per eccellenza è il trasporto più sostenibile tra i vari mezzi di trasporto collettivo. Si muovono 500 milioni di passeggeri solo su rotaia e, per non contare quelli su gomma, abbiamo la flotta dei Bus Italia che anche essi garantiranno attraverso una transizione verso approcci green di alimentazione a questa trasformazione di un parco un po’ più vecchio.

Quindi è evidente che muovere su 17 mila chilometri di rete, 500 milioni di passeggeri all’anno, 5 milioni al giorno e garantire questi numeri non si può che accompagnare questo processo attraverso l’implementazione anche dell’ammodernamento della rete, attraverso una digitalizzazione della rete e l’elettrificazione della rete con l’uso di alimentazioni da fonti rinnovabili.

Solo in questo modo possiamo essere credibili e avere anche quel bollino che attira i mercati, attira i capitali per l’investimento presso il nostro Paese, ma allo stesso tempo ci certifica come azienda che può andare ad investire in mercati anche extraeuropei. Quindi non è una pura formalità, è importante per poter essere sostenibile anche finanziariamente.

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