La discussione è stata al centro del webinar live think tank ‘Welfare, Italia’ sviluppato da Unipol Gruppo con The European House-Ambrosetti e al quale hanno partecipato oltre 150 esponenti della classe dirigente e delle istituzioni, il group CEO di Unipol Carlo Cimbri, il filantropo e già presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti e Ferruccio de Bortoli presidente Associazione Vidas. Questi hanno dibattuto degli effetti socio-economici che la crisi legata al Covid-19 rischia di generare sulle disuguaglianze e sulla mobilità sociale. Si è discusso della necessità di sviluppare un vero welfare di comunità che preveda la collaborazione di tutti i maggiori stakeholder del Paese – pubblici, privati e no-profit – per affrontare le nuove sfide socioeconomiche.
Guzzetti: “Il Paese si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti “partendo da un contesto caratterizzato da oltre 3 milioni di individui non autosufficienti, che raddoppieranno nell’arco dei prossimi 10-15 anni, sprovvisto di un’assicurazione obbligatoria alla long-term care e con strutture sanitarie che in alcuni casi non si sono dimostrate efficaci nel rispondere alle esigenze”.
De Bortoli: “La risposta deve necessariamente venire da una stretta collaborazione tra pubblico privato che si configura come un meccanismo in grado di far fronte non solo ai crescenti vincoli di spesa del pubblico, ma anche all’evoluzione dei bisogni dei beneficiari di servizi di welfare”.








