Questa l’estrema sintesi del talk online “L’Italia che Verrà” durante il quale Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola e Vincenzo Boccia, presidente LUISS “G.Carli”, hanno parlato del futuro dell’Italia dopo l’epidemia a partire dai contenuti del Manifesto di Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica, di cui sono i promotori insieme a Enzo Fortunato, Francesco Starace, Catia Bastioli, Ettore Prandini, Mauro Gambetti. Manifesto che, presentato nel gennaio scorso, ha già superato le 3500 adesioni
Nel botta e risposta tra Realacci e Boccia è emerso che “Occorre mobilitare tutte le energie per costruire un’economia e una società più a misura d’uomo, conviene in particolare al nostro Paese soprattutto nelle crisi che stiamo attraversando. Per far questo è più importante ascoltare papa Francesco, o il Presidente Mattarella, piuttosto che i giudizi delle agenzie di rating. E per permettere un’efficace partecipazione di tutti allo sforzo comune è più che mai necessario indirizzare l’azione dello Stato verso una rapida e massiccia opera di semplificazione e sburocratizzazione in questo difficile passaggio”.
“Con la Luiss e con altre università, insieme al Sacro Convento di Assisi, censiremo le tante iniziative di studio e ricerca in corso sulla sostenibilità – dice Symbola – la green economy è stata e sarà la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech come viene raccontato nei rapporti GreenItaly della Fondazione Symbola”.
“Lo conferma una recente ricerca dell’Università di Oxford, l’Italia, assieme a Cina, Germania, Stati Uniti e Regno Unito è tra i paesi più forti nella transizione globale verso un’economia verde, anzi potenzialmente il più forte – concludono – questa è la strada dell’Europa che condizionerà larga parte dei suoi finanziamenti alla decarbonizzazione e alla sostenibilità. Difendere l’ambiente e affrontare con coraggio la crisi non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. Senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”








