Il 2020 รจ stato per molti settori acceleratore di una trasformazione dei processi. Un discorso che vale anche per il libro e la lettura, come emerge dal Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021), la ricerca voluta dal Centro per il libro e la lettura e realizzata dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori. L’analisi ha dimostrato come la pratica della lettura in Italia abbia resistito anche durante la pandemia, nonostante le tempestose trasformazioni tecnologiche e nelle abitudini dei consumi dei cittadini, mantenendo il suo ruolo speciale nella societร . Il Libro bianco ha poi fornito elementi utili per il futuro del settore, che nel 2021 sarร sostenuto dal Centro per il libro e la lettura con interventi per oltre 35 milioni di euro.
Di questo e molto altro se n’รจ parlato mercoledรฌ 31 marzo, nell’incontro organizzato dal Centro per il libro e la lettura, a cui hanno preso parte anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura, Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, e il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi. Un incontro che รจ servito a sottolineare il ruolo fondamentale che nei prossimi mesi sarร svolto dal Centro per il libro e la lettura, che gestisce il Fondo per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura, finanziatore di progetti e iniziative per oltre 35 milioni di euro, di cui 8,7 milioni attraverso bandi pubblici e convenzioni e gli altri distribuiti nel rifinanziamento della Carta Cultura e nell’aiuto a piccoli editori, traduttori e traduzioni italiane all’estero.
La ricerca del Libro bianco, avviata a maggio del 2020 e conclusasi a gennaio del 2021, ha analizzato il settore editoriale e del libro in Italia, a partire dai consumi dei lettori durante quest’anno afflitto dalla pandemia, dalle misure di sostegno adottate dal Governo e dal Parlamento e dal modo in cui gli editori hanno reagito di fronte all’emergenza, permettendo di trovare cosรฌ una serie di elementi utili allo sviluppo di nuove strategie per la promozione della lettura. Il primo dato importante che emerge dallo studio รจ la resistenza del settore: sia dal punto di vista dei dati di mercato che da quello del valore che viene attribuito al libro e alla lettura dai cittadini. Gli indicatori rivelano che dopo una contrazione della lettura durante i mesi del primo lockdown, piรน evidente nel cartaceo e meno negli e-book, gli italiani sono tornati a leggere con un’intensitร ancora maggiore rispetto al periodo precedente alla pandemia.
La lettura nel complesso (tra libri, e-book e audiolibri), ha visto crescere la sua platea di lettori dai 26,3 milioni di individui dell’ottobre 2019 ai 27,6 milioni dell’ottobre 2020, con un fatturato che ha fatto registrare +2,3% a fine 2020, con una tendenza in crescita anche nelle prime otto settimane del 2021 (+25% nei libri a stampa). A permettere questo risultato, oltre alla capacitร riorganizzativa in ambito lavorativo degli editori, anche le misure adottate dal Governo e dal Parlamento, che hanno considerato il libro bene essenziale, permettendo l’apertura delle librerie anche durante i lockdown. Oltre a questo, ci sono stati anche una serie di aiuti diretti agli editori, alle librerie ai traduttori, dando fiato al settore, senza considerare i finanziamenti pubblici che hanno compreso 30 milioni di euro per 18App, 15 milioni di rifinanziamento per Carta cultura, 30 milioni di fondo per gli acquisti delle biblioteche di pubblica lettura, 10 milioni di aiuti ai piccoli editori, 12 milioni agli editori turistici e d’arte, 10 milioni di crediti d’imposta alle librerie, 5 milioni in aiuti ai traduttori.
Il ruolo che il Centro per il libro e la lettura avrร nei prossimi mesi sarร centrale. Il Centro gestisce infatti il Fondo per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura, che tra il 2020 e il 2021 prevede il finanziamento di progetti e iniziative attraverso bandi e convenzioni per un totale complessivo di 8.700.000 euro. Questi fondi verranno erogati, raddoppiando l’offerta di bandi pubblici, nel corso del corrente anno per rimediare allo stop imposto nel 2020 dalla pandemia.








