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La rivoluzione di Atlantia passa da rinnovabili e smart cities: «Futuro tiene conto dell’addio ad Aspi»

Un nuovo futuro per Atlantia. La rivoluzione delle controllata di Benetton passa da aeroporti, smart cities e energie rinnovabili. Una ripartenza che dà quasi per scontato l’addio a quello che era il core business del gruppo in Italia, prima che il dramma del Ponte Morandi con i suoi 43 morti aprisse uno squarcio storico insanabile: le autostrade.

Il Messaggero ha anticipato un documento del gruppo che spiega la direzione per i prossimi anni. Una trasformazione da spiegare agli oltre 11 mila dipendenti, ovviamente partendo da una base molto solida. «Atlantia sta configurando il suo business e la sua nuova mission, facendo leva sui propri gioielli, tenendo conto anche della possibile uscita di Aspi dal perimetro del gruppo»

Rimarrà strategico invece il comparto dei pagamenti digitali con Telepass, leader europeo del pedaggio, che nonostante la crisi Covid continua ad essere presente in 11 Paesi, con una base clienti consolidata a quota 6,7 milioni. Con la new entry del nuovo socio Partners Group.

«Il nuovo orizzonte si basa sul consolidamento negli attuali settori di leadership aeroportuale, autostradale, servizi di mobilità integrata, piattaforme digitali di servizi per la mobilità – anche mediante nuove acquisizioni». Come «aggregazioni per fare massa critica tra asset similari, in particolare nel settore aeroportuale, visto anche l’attuale andamento del business aviation».

Una strategia ambiziosa, con l’ingresso in nuovi settori “adiacenti o con affinità sinergiche”, rispetto al portafoglio attuale. L’idea è di puntare su smart cities, smart mobility, energie rinnovabili. Un cambiamento radicale già avviato da Atlantia, che ha modificato la governance, tramite la sostituzione dell’80% del top management, e separando le responsabilità manageriali della holding e delle sue controllate operative, eliminando totalmente i doppi ruoli. Ma non solo: sono state introdotte anche nuove procedure per implementare i controlli, monitorare i rischi con l’introduzione, tra l’altro, di ferree regole etiche di condotta e nuovi amministratori indipendenti. Insomma, la voglia è di aprire una pagina nuova nel 2021 con delle nuove parole chiave da seguire: sostenibilità, responsabilità sociale, innovazione e sicurezza.

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