“La principale reazione dei mercati si è concentrata sul comparto difesa europeo, con la controproposta UE sulla pace in Ucraina che rafforza la percezione di una reale volontà di trovare un accordo nel più breve tempo possibile”.
Lo ha detto a LaPresse Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, commentando la reazione dei mercati al piano Ue per la pace in Ucraina.
“Per due anni il settore ha scontato uno scenario quasi lineare: aumento strutturale dei budget militari europei, forte domanda di munizioni, sistemi d’arma, logistica, investimenti nella protezione del cyberspazio e necessità di un marcato riarmo. L’emergere di un negoziato più articolato (prima la proposta USA–Russia, ora la controproposta UE–Ucraina) segnala invece la volontà politica di cercare una soluzione nel medio termine”, ha spiegato Diodovich.
“I ribassi del settore difesa rappresentano quindi il ridimensionamento dello scenario di ‘guerra infinita’”, ha sottolineato a LaPresse.
“A nostro avviso si tratta però soprattutto di prese di profitto dopo anni di performance straordinarie, più che di un radicale cambio di view. I programmi di riarmo già deliberati non vengono revocati dall’apertura di un tavolo di pace, ma l’aspettativa implicita di ulteriori escalation viene in parte limata. I governi non hanno ancora tagliato i piani di spesa, e il rischio geopolitico globale resta elevato (Russia, Medio Oriente, Venezuela, Sud Sudan, Indo-Pacifico”)”, ha aggiunto.
“Le nostre previsioni restano quindi ancorate a trattative molto difficili, alla luce della distanza ancora ampia tra le parti”, ha concluso Diodovich.








