Un confronto nazionale sulla crescita del Paese
Si apre a Bologna oggi alle 14.30 l’edizione 2025 degli Stati Generali della Ripartenza, l’iniziativa promossa dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia. Dal 27 al 29 novembre, nella Sala dei Cento di Palazzo della Residenza, istituzioni, imprese e rappresentanti della società civile animeranno un confronto dedicato allo sviluppo del Paese. Le tre giornate offriranno un programma molto ampio: oltre 120 interventi e 33 panel daranno spazio a temi economici, sociali e istituzionali, con l’obiettivo di fornire strumenti utili alla crescita italiana.
Il percorso coinvolgerà figure di primo piano della politica e dell’economia: tra i partecipanti figurano il Vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, i Ministri Nordio, Piantedosi, Calderone, Zangrillo e Schillaci il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, numerosi parlamentari e rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese e della cultura. L’evento sarà guidato dal presidente dell’Osservatorio Luigi Balestra e dal giornalista Giuseppe Caporale, con diretta streaming su www.ripartelitalia.it.
Un evento dedicato a riforme, economia e Made in Italy
Il programma propone un confronto trasversale tra istituzioni e imprese con l’obiettivo di sostenere la competitività del Made in Italy in un contesto internazionale caratterizzato da crisi belliche e dazi commerciali. L’attenzione sarà rivolta anche alle trasformazioni del sistema produttivo, alle politiche fiscali e al ruolo della pubblica amministrazione.
Tra i momenti centrali spiccano il dialogo sulle riforme della giustizia con il Ministro Carlo Nordio, l’intervista al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul tema della sicurezza internazionale, l’intervento del Vicepresidente della Commissione Europea Fitto sulle politiche future di coesione e il confronto con il Ministro del Lavoro Marina Calderone sui lavori del futuro. Spazio anche al rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini con il Ministro Paolo Zangrillo, al ruolo del CSM con Fabio Pinelli e alla riflessione sulle fragilità sociali con la partecipazione dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Un focus sul territorio, sulle imprese e sulle transizioni
Tra i panel dedicati allo sviluppo locale, sarà affrontato il tema dell’economia urbana con i Sindaci Manfredi, Lepore, Lagalla e Falcomatà. Le imprese saranno al centro del confronto sulla produttività con interventi del Capogruppo PD al Senato Francesco Boccia, del Presidente Conad Maurizio Lusetti e di altri leader aziendali.
Ampio spazio anche alle politiche energetiche e ambientali. Una sessione dedicata alla sostenibilità metterà in dialogo i vertici di grandi realtà nazionali: Acea, Aeroporti di Roma, l’Aeroporto Marconi di Bologna e Ferrovie dello Stato. Un altro panel approfondirà la sostenibilità energetica con la presenza di aziende come CVA, Illumia e Enel. In tema di transizioni tecnologiche, verrà affrontata anche la questione della cybersicurezza con la partecipazione del presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Lorenzo Guerini.
Giovani, cultura e lavoro: le nuove sfide del Paese
Tra i temi trasversali figurano il futuro dei giovani, l’inclusione sociale e il ruolo della cultura. Saranno coinvolti esponenti del mondo educativo, del terzo settore e del cinema. Il dibattito affronterà anche il calo demografico, con il contributo di esperti e del Presidente INPS Gabriele Fava, analizzando possibili soluzioni per la denatalità.
Non mancheranno spazi dedicati alla cultura come patrimonio identitario del Paese: tra gli ospiti anche autori e registi per discutere della commedia italiana, della produzione culturale e dei linguaggi che attraversano la società contemporanea.
Una tre giorni per definire strategie concrete
Gli Stati Generali della Ripartenza si configurano come un laboratorio condiviso in cui istituzioni, imprese e società civile rifletteranno sul futuro del Paese per sostenere innovazione, coesione e sviluppo sostenibile. Il programma propone linee di azione che puntano a una crescita capace di tutelare economia, territorio, lavoro e competitività internazionale. Una chiamata collettiva a ripensare le priorità italiane, nella convinzione che solo una progettualità condivisa possa sostenere il progresso del Paese.








