Arriva da Bruxelles una buona notizia per l’Italia: Marco Codognola è il nuovo presidente del Groupement Européen de l’Industrie de la Régénération (Geir). L’amministratore delegato di Itelyum è stato nominato presidente dell’Associazione che raggruppa tutte le principali aziende di rigenerazione di oli europee, nell’ambito della UEIL (Union of the European Lubricants Industry).
“Il Geir aprirà le porte al dialogo e al confronto – spiega il neo presidente – per raggiungere obiettivi ambiziosi, come i target di rigenerazione per ciascun paese UE, entro il 2022. Un percorso partecipativo con il coinvolgimento attivo di tutti gli associati. Insieme racconteremo il ruolo della rigenerazione e del recupero di materia nell’economia, fondamentali per la realizzazione del green deal europeo”.
In campo da anni nel campo del business development e M&A nel settore energetico convenzionale e rinnovabile in Italia e all’estero. Codognola ha guidato il percorso di crescita e diversificazione della società Viscolube, da cui è nato Itelyum, colosso italiano ed europeo nella gestione e valorizzazione dei rifiuti industriali, di cui è direttore generale e amministratore delegato. Ora da presidente del Geir rappresenterà l’intera filiera europea della rigenerazione, entrando di diritto nel Board della Ueil, che copre l’intera industria dei lubrificanti in Europa e rappresenta oltre 450 aziende e 100.000 dipendenti.
L’associazione promuove un solido scambio di informazioni sulle innovazioni tecnologiche in tema di salute, sicurezza e ambiente, nonché sugli aspetti economici e legali del settore e ne raccoglie e pubblica i dati. I membri sono attivi in tutta Europa nel sostenere la raccolta degli oli usati e la loro rigenerazione per ottenere basi lubrificanti di ottima qualità. Il Geir rappresenta circa l’80% dell’industria europea della rigenerazione degli oli usati.
“Lavoreremo per rafforzare ulteriormente questo comparto industriale tra i più sostenibili – conclude Codognola –, rendendo il modello di rigenerazione una common practice da trasmettere anche ai più giovani cittadini europei, sensibilizzandoli sul valore del riciclo e, in generale, dell’economia circolare a salvaguardia del patrimonio naturale”.
