In un momento di profonde sfide, l’Europa ha bisogno di ritrovare la propria competitività attraverso investimenti in tecnologia, scienza e risorse umane.
Mentre si delineano nuove normative, Philip Morris International invita le istituzioni dell’UE a collaborare in modo costruttivo con le aziende che investono in ricerca e sviluppo e promuovono il cambiamento verso un futuro migliore in cui nessuno venga lasciato indietro.
Philip Morris International (PMI) pubblica oggi uno studio sul proprio impatto economico nell’UE dal 2019 al 2023, realizzato da EY-Parthenon. I risultati – si legge in una nota – confermano l’importante contributo del Gruppo alla competitività e alla forza industriale dell’Europa.
Sostenuta da 43,4 miliardi di euro di investimenti nell’UE in cinque anni, PMI sta trasformando il proprio futuro verso un futuro senza sigarette, in linea con gli obiettivi di salute pubblica e sostenibilità.
I punti salienti del contributo di PMI all’occupazione e all’ecosistema Made in EU (2019-2023):
- 1 milione di posti di lavoro sostenuti in tutta l’economia dell’UE, di cui circa 21.500 dipendenti sostenuti direttamente solo per il 2023 e i restanti provenienti da occupazione indiretta, indotta e legata al commercio al dettaglio.
- 19,6 miliardi di euro investiti in oltre 45.000 piccole e medie imprese fornitrici, rafforzando gli ecosistemi industriali locali Made in EU e la resilienza della catena del valore.
- 625 milioni di euro aggiuntivi per l’acquisto di tabacco in foglia, a sostegno degli agricoltori e delle comunità agricole europee.
- Oltre 2,3 miliardi di euro investiti in ricerca e sviluppo nel continente, promuovendo l’innovazione e il progresso scientifico.
- Oltre 33 miliardi di euro in esportazioni UE, di cui 8,4 miliardi solo nel 2023.
Massimo Andolina, Presidente Regione Europa di Philip Morris International, ha dichiarato: “Nell’Unione Europea il nostro investimento totale ha superato i 43 miliardi di euro dal 2019 al 2023, con un impatto economico complessivo che si avvicina ai 290 miliardi di euro in tutta l’Unione. Investiamo principalmente in ciò che conta di più: le persone. Sosteniamo oltre 1 milione di posti di lavoro in tutta l’Unione Europea, promuoviamo l’aggiornamento professionale e rafforziamo le economie locali. Quasi 20 miliardi di euro sono stati investiti nella nostra catena del valore, rafforzando l’ecosistema industriale europeo e regionale. Ci impegniamo per un’agricoltura sostenibile, acquistando tabacco prodotto in Europa e sostenendo gli agricoltori europei”.
“Dal 2008, PMI – ha aggiunto – ha investito oltre 14 miliardi di dollari a livello globale per sviluppare, validare scientificamente, produrre e commercializzare prodotti innovativi senza fumo, con un obiettivo ambizioso: porre fine all’era delle sigarette. Non si tratta solo di numeri, ma di trasformazione e progresso. Il nostro percorso verso un futuro senza fumo sta portando a un cambiamento reale e positivo, alimentato dall’Europa: oggi, oltre il 40% dei nostri ricavi netti globali proviene da prodotti senza fumo, realizzati in 15 dei nostri 19 stabilimenti europei”.
“L’UE dovrebbe abbracciare un senso di urgenza per il futuro e definire un quadro normativo che attragga investimenti, acceleri l’innovazione e valorizzi il capitale umano. Questo studio dimostra il nostro impegno: i progressi ci sono, il futuro senza fumo si costruisce ogni giorno proprio qui, in Europa”, ha concluso Andolina.