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Dopo 23 anni Moody’s promuove l’Italia, Meloni: “Risultato storico”

L’upgrade di Moody’s dopo 23 anni

L’agenzia internazionale Moody’s ha promosso il rating sovrano dell’Italia, alzandolo da Baa3 a Baa2, con outlook stabile. Il risultato, arrivato dopo 23 anni dall’ultimo upgrade, è legato alla crescente fiducia nelle politiche fiscali e nella stabilità del governo italiano. Secondo l’agenzia, le riforme e gli investimenti collegati al Pnrr contribuiscono a rafforzare la crescita e a migliorare la sostenibilità del debito pubblico nel lungo periodo.

Il commento del Governo italiano

A fronte della decisione di Moody’s, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione sottolineando il valore del lavoro svolto dal governo e dal sistema produttivo nazionale. La dichiarazione ufficiale afferma: “Accogliamo con grande soddisfazione l’upgrade di Moody’s sull’Italia, un risultato importante che non avveniva da 23 anni. Questo riconoscimento premia il lavoro serio e responsabile del nostro governo, frutto di scelte coerenti sui conti e di riforme strutturali, ma anche il lavoro e l’impegno delle nostre imprese e dei nostri lavoratori. Desidero ringraziare in particolare il ministro Giorgetti per lo sforzo costante e scrupoloso nella gestione dei conti. La promozione di Moody’s è una conferma della fiducia dei mercati non solo nel governo, ma nell’Italia tutta.”

Anche il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha accolto positivamente la notizia, definendola “un’ulteriore conferma della ritrovata fiducia in questo governo e dunque nell’Italia”.

I motivi della scelta dell’agenzia

Moody’s ha motivato la propria decisione evidenziando la solidità delle politiche economiche e fiscali adottate dall’Italia, ritenute efficaci nel sostenere la crescita e nel ridurre il deficit. L’agenzia prevede che il debito pubblico possa iniziare a diminuire gradualmente dal 2027. In aggiunta, l’Italia risulta tra i Paesi europei più avanzati nell’attuazione del Pnrr, sia per numero di richieste di pagamento sia per le erogazioni già ricevute.

Implicazioni sul futuro economico

Secondo Moody’s, l’upgrade potrebbe generare effetti positivi sui costi di finanziamento dello Stato, grazie a minori tassi di interesse sul debito. Tuttavia, l’agenzia richiama l’attenzione sulla necessità di mantenere una crescita stabile e avanzi primari adeguati, condizioni indispensabili per ridurre realmente l’elevato debito pubblico italiano. L’andamento demografico rimane un elemento critico, mitigato tuttavia dalla solidità dei bilanci privati e del sistema bancario nazionale.

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