Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Marche, i dipendenti di 276 imprese artigiane sono a rischio: “La Regione si attivi” | L’allarme della Cna marchigiana

“Serve una risposta per la crisi delle imprese artigiane delle Marche: 276 hanno raggiunto il tetto degli ammortizzatori. Se la situazione di crisi proseguirà non ci saranno alternative ai licenziamenti.”

Lo dice la Cna regionale, evidenziando le difficoltà per le “situazioni contingenti o per i ridimensionamenti produttivi che stanno esaurendo le ore di assegno di integrazione salariale (AIS) per i dipendenti.

Se la situazione di crisi proseguirà non ci saranno alternative ai licenziamenti”.

Nelle Marche sono 9.104 i dipendenti impiegati nelle 1.714 aziende artigiane che hanno usufruito di questo assegno, erogato dal Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FSBA) nei primi 7 mesi del 2025, pari al 16,9%.

Mentre a livello nazionale l’incidenza dei lavoratori coinvolti è del 6,8%.

In 7 mesi sono stati erogati assegni per 6,2 milioni di euro ai dipendenti di imprese artigiane rimasti a casa per mancanza di lavoro.

Come spiegano Maurizio Paradisi, presidente di Cna Marche, e il segretario Moreno Bordoni:

“Se fino ad oggi le difficoltà delle imprese artigiane sono state ammortizzate grazie all’erogazione di questo assegno pari al 80 per cento della retribuzione, le difficoltà arriveranno con i prossimi mesi, per una crisi che non accenna a rientrare.

Infatti l’Assegno di integrazione salariale può essere erogato dall’FSBA per un massimo di 130 giorni.

Ebbene su 1.714 aziende, quelle che sono arrivate a questo tetto o lo hanno superato sono 276, mentre altre 244 hanno superato i 100 giorni di erogazione dell’assegno.

Per loro si sta ponendo il dilemma se licenziare i dipendenti o rimetterli al lavoro. Solo che il lavoro non c’è.”

La Cna marchigiana è preoccupata per il futuro e quindi arriva l’appello:

Chiediamo alla Regione Marche, tra i primi atti della nuova Giunta, un’azione specifica di accompagnamento verso nuovi mercati e verso una modernizzazione delle piccole e piccolissime imprese con provvedimenti specifici, di quanto verrà messo a disposizione dalla normativa nazionale in discussione nella prossima legge di bilancio.”

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.