“Rispetto a settembre 2021 la Russia ha tagliato l’80% della sua fornitura tramite gasdotto questo settembre.

L’Europa ha saputo compensare. Partner di fiducia come gli Stati Uniti e la Norvegia hanno intensificato le consegne.

Abbiamo aumentato i risparmi e riempito i nostri depositi. Possiamo essere tutti orgogliosi di questo ma resistere alla coercizione energetica russa ha un prezzo.

Le famiglie europee hanno visto le bollette del gas salire alle stelle e le nostre aziende stanno lottando per mantenere la competitività”.

Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la plenaria del Parlamento Ue, aggiungendo che “a marzo abbiamo proposto al Consiglio l’opzione di limitare i prezzi del gas. Oggi torniamo su questo.

L’attuale parametro di riferimento che determina i prezzi del gas è il Ttf, che è focalizzato sul gas via gasdotto, mentre il Gnl è diventato sempre più importante in Europa.

Abbiamo bisogno di un nuovo parametro di prezzo specifico per il Gnl.

La Commissione svilupperà ora questo parametro di riferimento complementare insieme al regolatore europeo.

Ma ci vorrà del tempo”. “Come misura tampone, limitiamo i prezzi tramite il Ttf.

Lo chiamiamo meccanismo di correzione del mercato. Ieri abbiamo proposto dei principi guida come primo passo. Su questa base, prepareremo il meccanismo operativo in una seconda fase.

Anche il gas fa salire i prezzi dell’elettricità e qui entra in gioco il modello iberico.

Merita di essere considerato a livello dell’Ue. Ci sono ancora domande a cui rispondere, ma non voglio lasciare nulla di intentato”, ha aggiunto.