Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

La vittoria di Pirro dei costruttori di auto. Le deroghe della Ue al divieto di produrre motori termici dal 2035 | L’analisi di Riccardo Illy

La Commissione UE ha infine ceduto alle pressioni dei costruttori di automobili e introdotto alcune deroghe al divieto di produrre automobili termiche dal 2035. Sarà consentita, dopo quella data, la produzione di veicoli ibridi o termici purché utilizzino biocombustibili.

Sembra una grande vittoria delle case automobilistiche, ma rischia di diventare una vittoria di Pirro. Anzitutto introdurre deroghe rischia di allentare la tensione dei costruttori europei nel recuperare il gap accumulato nei confronti dei colleghi cinesi.

Posto che nel medio termine l’elettrico risulterà, oltre che più ecologico, più economico, restare indietro potrà significare perdere la guerra dopo aver vinto una piccola battaglia interna. Nel 2035, inoltre, si saranno definitivamente affermate le batterie con nuove tecnologie (come quelle allo stato solido) dal costo competitivo rispetto a un motore termico (quello elettrico ha un costo risibile).

Forse potranno essere ancora interessati ai motori termici i nostalgici del “brum brum”, tipicamente guidatori di auto sportive. Ai quali poco interesserà di spendere di più per l’acquisto, per il carburante e per la manutenzione dei loro giocattoli.

Qualche interesse potrà forse avere nel 2035 l’ibrido “in serie”, dove il motore termico serve solo a produrre elettricità per garantire, assieme a piccole batterie, trazione e servizi. Con questa architettura, che doveva essere promossa dall’inizio per attuare la dissolvenza dal termico all’elettrico, si eliminano alcune costose componenti come il cambio e, usando un motore per ruota, il differenziale.

Improbabile invece che sopravvivano le ibride tradizionali, che sommano la complessità, i costi e il peso del termico a quelli dell’elettrico. Ma a pochi interesserà possedere un ibrido quando le batterie di terza generazione avranno 150 kw/h e garantiranno l’autonomia di un diesel, con un peso paragonabile a quello di un motore termico e dal costo inferiore.

Qualche volta nel fare previsioni si guarda troppo lontano peccando di ottimismo, per poi girare la testa indietro facendo il peccato inverso.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.