Le performance delle infrastrutture campane, misurate attraverso un ampio spettro di indicatori, dalla consistenza fisica alla loro fruibilità ed efficienza in relazione al contesto socio-economico e orografico, si collocano sopra la media nazionale (100) con un indice pari a 107,7, ponendo la Campania al 6° posto in Italia.
Con punti di forza, a livello provinciale, nel settore portuale, che vedono Napoli (indice 279) e Salerno (239,8) rispettivamente in nona e quattordicesima posizione tra tutte le province italiane. A eccellere nella logistica è la provincia di Caserta, con un indice di performance (209,3) più che doppio rispetto alla media nazionale.
Questo è quanto emerge dalla terza edizione del Libro Bianco sulle infrastrutture regionali, presentato da Unioncamere Campania, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Il documento fotografa il sistema infrastrutturale della regione, analizza lo stato di avanzamento delle opere già pianificate, individua le criticità e le opportunità legate alla mobilità sostenibile e alle reti logistiche, evidenzia i fabbisogni prioritari delle imprese attraverso un percorso di ascolto e confronto con associazioni di categoria, aziende e gestori dei principali nodi di trasporto.
E, rafforzando il ruolo di Unioncamere e Uniontrasporti, si propone come supporto per le autorità nazionali e regionali nella definizione delle future strategie di investimento. Il Libro Bianco, presentato dal direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, ha poi monitorato lo stato di avanzamento di quelle opere che il sistema imprenditoriale campano, già dalla precedente edizione della ricerca, aveva ritenuto fondamentali per la competitività del territorio.
Tra questi la realizzazione del collegamento Alta Velocità/Alta Capacità tra Napoli e Bari, l’adeguamento a quattro corsie della Strada Statale 372 Telesina tra Benevento e Caianello, il potenziamento dei porti di Napoli e di Salerno, il collegamento tra la Strada Statale 85 Variante di Venafro all’Autostrada A1.
“Il sistema camerale conferma il suo ruolo di raccordo tra mondo economico e istituzioni – sottolinea il presidente di Unioncamere Campania, Tommaso De Simone – ponendosi come facilitatore dei processi di infrastrutturazione e come punto di riferimento per una programmazione basata su conoscenza, sostenibilità e competitività. La Campania si conferma una regione con un sistema infrastrutturale superiore alla media nazionale, grazie a una dotazione ampia e diversificata di reti di trasporto e logistica. Il sistema imprenditoriale campano è convinto della strategicità di interventi come la realizzazione dell’Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari, l’adeguamento a quattro corsie della SS 372 Telesina Benevento-Caianello e il collegamento tra la SS 85 Variante di Venafro e l’A1 per ridurre l’isolamento delle aree interne, migliorare le connessioni con i mercati nazionali e internazionali e affrontare il problema del congestionamento nei nodi urbani. Nel breve periodo, questi interventi potranno contribuire a rendere più efficiente il sistema dei trasporti regionali, rafforzando l’accessibilità dei territori e rilanciandone la crescita economica”.
A presentare i risultati della ricerca, il direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, ha evidenziato i principali risultati della ricerca, frutto di studi congiunturali sul contesto socio-economico regionale, focus tematici sulle specificità territoriali, incontri con imprese e gestori delle infrastrutture, attività di monitoraggio delle priorità più urgenti indicate dal tessuto produttivo e webinar di sensibilizzazione sulle opportunità del Pnrr.
Il Libro Bianco Campania non si limita a elencare le opere programmate, ma rappresenta un vero e proprio strumento di monitoraggio e confronto, capace di riflettere le esigenze concrete del mondo imprenditoriale e di tradurle in indirizzi chiari e condivisi per le politiche di sviluppo.