Dovremmo tenere contro del fatto che, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, saremo costretti ad affrontare cambiamenti che influiranno in modo particolare su alcuni settori economici. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco durante una conferenza stampa sulla Italy Survey dell’Ocse.

«Dobbiamo discuterne nel Governo», ma «sono fiducioso che l’esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio. Guardando al medio termine» ha detto Franco «siamo un Paese che invecchia e dovremo aumentare i livelli di occupazione, a partire da donne, giovani, italiani che vivono nelle regioni del Sud ma in generale tutti gli italiani».

«Sul tema delle pensioni» ha concluso Franco «abbiamo alcuni problemi di breve termine e di medio termine. Sono fiducioso che il Governo troverà una soluzione fra queste diverse esigenze nella Legge di bilancio, non posso indicare la soluzione che abbiamo in mente, deve essere discussa nel Governo, ma sono fiducioso che troveremo il giusto equilibrio e che questo avrà il sostegno di tutto il Governo».

«Il debito pubblico italiano è pienamente sostenibile» ma la politica fiscale del governo Draghi «sarà sempre più prudente e nel medio termine dopo la fine della crisi puntiamo al target pre-covid di surplus primario». Lo ha sottolineato spiegando di «prevedere un calo nel 2022 del rapporto debito-Pil che poi dovrebbe convergere a livelli pre-covid a fine decennio».

Il governo italiano – ribadisce – è «consapevole dell’alto livello di debito pubblico» ma ricorda che «i tassi interesse sono relativamente bassi, con una media quest’anno al 2,4% e ci aspettiamo un calo ulteriore anche nei prossimi anni», che andrà sommato a «una crescita più alta». Franco ha quindi minimizzato i timori legati a una fiammata dell’inflazione che «andrebbe sì a toccare i tassi ma anche il Pil nominale».

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