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Elsa Fornero (La Stampa): «Draghi propone per la prima volta la scuola come priorità del Paese»

Le parole di Mario Draghi nella sua ultima conferenza stampa testimoniano «l’eccezionalità di un messaggio che per la prima volta da tanti (troppi) anni, o meglio decenni, propone la scuola come vera priorità del Paese». Lo afferma Elsa Fornero, sottolineando come secondo lei si tratti «di una chiara indicazione strategica dopo tanto navigare, spesso senza bussola e senza orizzonti, in mezzo a emergenze finanziarie, economiche, sanitarie e migratorie, talvolta esagerate e strumentalizzate per scopi di mera tattica politica o comunicativa», scrive su La Stampa.

O anche identitarie: non dimentichiamoci di quando, pochi anni fa, una parte neppure piccola della classe politica giunse a proporre l’uscita del Paese dall’euro e, perché no, dall’Europa, indicati come origine dei tanti mali dell’Italia. L’altro ieri il Presidente del Consiglio, con chiarezza e senza eccessiva enfasi, ha invece individuato nell’educazione lo strumento fondamentale per ridurre le crescenti fragilità dei bambini e dei ragazzi, per rafforzarne l’inclusione sociale e renderli, domani, donne e uomini più consapevoli e resilienti, cittadini più partecipi della vita sociale e democratica.

Su un piano più generale, ha identificato la scuola – e implicitamente il sistema scolastico pubblico – non solo come strumento indispensabile per far crescere l’economia e per estirpare con la povertà educativa una delle radici più profonde del perdurante aumento delle diseguaglianze, ma anche come ingrediente fondamentale per migliorare la qualità della democrazia, dopo la lunga sbornia del populismo, più propenso alla redistribuzione che non alla creazione della ricchezza. Niente male, per un Presidente economista e banchiere, che secondo un giudizio diffuso sarebbe al suo posto quasi soltanto per garantire che i finanziamenti dell’Europa per il Pnrr siano “spesi bene”.

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