Il gruppo Ferrovie dello Stato viaggia sul binario tracciato lo scorso anno con oltre 18 miliardi di euro di investimenti raggiunti nel 2025, di cui circa 7 dedicati all’attuazione del Pnrr.
Una traiettoria in linea con gli obiettivi fissati dal piano quinquennale del gruppo, a circa un anno dalla presentazione ufficiale, che ha permesso di sostenere l’avanzamento delle principali opere infrastrutturali del Paese, potenziare i corridoi europei e sviluppare nuove tratte dell’Alta velocità.
“Questi risultati rappresentano le fondamenta della traiettoria di lungo periodo delineata nell’aggiornamento del Piano strategico – ha spiegato l’ad di Fs Stefano Donnarumma –, che prevede ulteriori investimenti per 177 miliardi di euro nel periodo 2026-2034”, oltre a superare il target raggiunto quest’anno, sfondando il tetto dei 18 miliardi già nel 2026.
Nonostante una perdita iniziale pari a 200 milioni di euro nel 2024, restano confermati gli obiettivi fissati al 2029 di 20 miliardi di euro di ricavi, 3,5 miliardi di euro di Ebitida e un risultato netto pari a 500 milioni di euro. E anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha parlato di “ottimi risultati”.
Restano aperti alcuni snodi fondamentali, tra cui l’ingresso di investitori privati nello sviluppo infrastrutturale sulla base del modello Rab (Regulated asset base) che prevede l’autofinanziamento con l’eventuale apertura al capitale di terzi.
Secondo Donnarumma, nonostante l’impegno congiunto con il Mef, resta complicato disegnare il sistema sull’Alta velocità. “Non basta fare copia e incolla, bisogna costruirlo”, ha specificato l’ad, che ha però rassicurato che la mole di investimenti sarà effettuata, anche se con una strategia diversa.
“Nella fase post-Pnrr – ha sottolineato –, sarà necessario consolidare una capacità di investimento dell’ordine dei 12 miliardi di euro l’anno”, che puntano a generare un impatto di circa 18 miliardi di euro sul Pil nazionale e un indotto diretto e indiretto di 120 mila occupati.
Il presidente di Fs Tommaso Tanzilli ha spiegato che la direzione intrapresa punta soprattutto a investimenti sostenibili, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2029 il 19% dei consumi energetici coperti da fonti rinnovabili e il 40% entro il 2034, con un FOCUS anche sulla digitalizzazione.
Una serie di obiettivi che non deragliano dalla traiettoria già delineata da Fs. “La forza del nostro Piano – ha infine aggiunto Donnarumma – risiede nella chiarezza degli obiettivi e nella continuità della nostra traiettoria di sviluppo”.








