Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, ha partecipato all’evento “Insieme per il futuro di Roma e del Lazio” organizzato dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia il 28 maggio 2025 a Roma.
Il presidente Mollicone ha portato il suo contributo come relatore al panel: “Il turismo: driver di crescita economica e culturale per un rilancio a livello nazionale e internazionale” moderato dal giornalista Mediaset Giuseppe Brindisi.
Aeroporti di Roma è un hub pluripremiato che ha dimostrato di aver saputo accettare la sfida dell’innovazione e che è diventato un modello perché, lo dico da Presidente della Commissione Cultura Scienze e Ricerca, ha integrato la capacità tecnica dell’accoglienza e la gestione dell’hub con quella dell’offerta culturale all’interno dell’ADR e questo è un modello anche per il Giubileo 2033. Io ho l’onore di essere in Commissione Giubileo alla Presidenza del Consiglio come rappresentante del Parlamento e abbiamo fatto un grande lavoro coordinato dal sottosegretario Mantovano.
Ora è importante capitalizzare le grandi infrastrutture e le sfide che sono state vinte per questo Giubileo anche con la rinnovata elezione di Papa Leone XIV e guardare al Giubileo del 2033 andando sempre di più a potenziare l’offerta culturale. Pensate che solo nel 2024 l’offerta culturale ha attratto 55 milioni di turisti per una spesa di 8 miliardi. Ora dobbiamo potenziare sempre di più l’offerta culturale e la valorizzazione dei beni culturali pubblici e privati e per questo come primo firmatario in Parlamento a giugno ci sarà una nuova legge Italia in scena che creerà una anagrafe digitale presso il MIC dei beni culturali che potranno essere messi in concessione a privati in seguito all’articolo 118 della Costituzione.
Un nuovo modello sussidiario previsto dalla Costituzione e che caratterizzerà la strategia dei prossimi anni. Quindi il futuro non può prescindere da questo rapporto tra pubblico e privato che deve essere sempre più intenso. Fa parte dell’indirizzo del governo e della maggioranza che rappresento e tutte le nuove forme di cogestione devono essere ovviamente vigilate dal pubblico ma aperte al privato perché abbiamo visto che ci sono molti casi di successo addirittura per utilizzare circuiti e valorizzare come quelli delle dimore storiche che sono private ma hanno patrimoni di interesse pubblico e universale.








