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Ecco le norme per le imprese di Nuova Transizione 5.0 anche per le energivore | L’analisi

Cambiano gli incentivi per le imprese. Arriva la possibilità di ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione, digitalizzazione ed energia. Ma l’aiuto può arrivare fino al 220% se la spesa è finalizzata alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica con riduzione dei consumi energetici.

L’incentivo, definito “nuova transizione 5.0”, è di fatto un iperammortamento che cala in base al valore degli investimenti ma supera i vincoli del Green Deal che ne avevano limitato l’applicazione ai settori energivori, spingendo con un’extra deduzione finalizzata gli obiettivi di risparmio energetico anche attraverso investimenti in autoproduzione da fonti rinnovabili e gli impianti di stoccaggio.

Lo sconto più forte riguarda proprio questi interventi “finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, ivi compresa la riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva cui si riferisce l’investimento, non inferiore al 3 per cento o, in alternativa, la riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5 per cento”. In questo caso “la maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti si applica nella misura del 220 per cento per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro”, poi cala progressivamente al 100 e al 90% se l’importo sale oltre i 20 milioni.

Ma è previsto un iper-ammortamento anche per gli investimenti in genere per l’innovazione, per la digitalizzazione e per il settore energetico per i quali “il costo di acquisizione è maggiorato nella misura del 180 per cento per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 100 per cento”. Anche in questo caso c’è un decalage al crescere dell’importo investito: si scende al 50% oltre i 10 milioni messi in campo.

Anche le imprese energivore, prima escluse dal meccanismo sicuramente più complesso del credito d’imposta della vecchia Transizione 5.0, potranno usufruire del beneficio. Potrà essere cumulato con ulteriori agevolazioni finanziarie nazionali ed europee (anche se la base di calcolo dovrà essere al netto di queste risorse).

Il periodo di applicazione è per tutto il 2026, con la possibilità di completare la consegna entro il 30 giugno 2027. Le norme applicative dovranno arrivare velocemente, a 30 giorni dall’entrata in vigore della manovra, e dovranno fissare ulteriori criteri applicativi e la procedura prevista per l’accesso al beneficio, oltre alla trasmissione della documentazione per la quale sarà attivata un’apposita piattaforma.

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