Sul tema della gestione dei flussi turistici, “Alcune città hanno veramente difficoltà a gestirli. Noi dobbiamo imparare a mettere a reddito il nostro patrimonio culturale e paesaggistico. Questo non solo ci consentirebbe di poter conservare ciò che abbiamo, tenere le cose in ottimo stato per poi consegnarle a chi viene dopo di noi è un costo. Io mi ricordo le polemiche quando l’ex ministro della Cultura aveva deciso di mettere il ticket sul Pantheon: ci hanno insultato, ci hanno detto di tutto”.
Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè, intervenendo al Global Summit del Wttc (World Travel Tourism Council) che si svolge oggi e domani a Roma.
Però, continua Santanchè, i dati evidenziano che “sono aumentati i turisti e che abbiamo incassato soldi che ci permetteranno di manutenere meglio, ma non solo, ci hanno consentito di gestire i flussi, perché se abbiamo una piattaforma dove si acquista un biglietto, attraverso la piattaforma possiamo organizzare, possiamo stabilire quanti turisti in un’ora possono entrare. Io credo che in futuro, se siamo persone serie, dobbiamo discutere di questi argomenti eliminando le ideologie, perché non è che pagare qualcosa è una bestemmia, è pagare per poter conservare, per lasciare ai nostri figli, ai nostri nipoti quel bene, quella meraviglia che ci è stata data perché noi ce la siamo trovata e per conservarla”.
Del resto, in base a una recente ricerca di The Data Appeal Company, i monumenti più commentati online, e dunque più visitati, in Italia durante il periodo estivo del 2025 sono stati (dal 1° giugno all’11 settembre): Colosseo (25,1 mila tracce digitali), Fontana di Trevi (16,1 mila), Torre di Pisa (9,1 mila), Duomo di Milano (8,4 mila), Pantheon (8,2 mila), Scalinata di Trinità dei Monti (5,1 mila), Arena di Verona (4,9 mila), Ponte di Rialto (4,7 mila).