Il pacchetto di norme denominato “Salva Imprese” è stato approvato ieri in Consiglio dei ministri, dopo più di un anno di lavoro. Tra le direttive introdotte sono stati inseriti strumenti specifici al fine di «favorire il risanamento delle imprese e facilitare la continuità aziendale». Scrive così, su Facebook, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
«La crisi del Covid» spiega «ha aggravato la situazione di molte aziende, e c’era la necessità di dare loro più tempo per riorganizzarsi, oltre a semplificare le modalità di accesso agli accordi di ristrutturazione per evitare chiusure a catena. Lo abbiamo fatto, dando un chiaro segnale di fiducia a questi imprenditori».
Tra le varie misure Castelli segnala che «per prima cosa rinviamo al 16 maggio 2022 l’entrata in vigore del Codice della crisi e dell’insolvenza originariamente prevista per l’1 settembre di quest’anno».
Inoltre, «andiamo a prorogare il termine per l’attivazione delle procedure concorsuali per tutti gli imprenditori a rischio di dichiarazione di fallimento e, soprattutto», aggiunge «la possibilità fino al 31 dicembre 2022 per qualunque debitore in possesso di un piano attestato di risanamento di rinunciare a eventuali procedure concorsuali già attivate in modo da riprendere in mano le chiavi della propria azienda».
«Con questa misura, peraltro, non solo continueremo a fornire una via d’uscita positiva alle imprese, ma garantiremo anche una diminuzione delle spese di procedura con il conseguente alleggerimento dei tribunali».
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