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Bezos sposo a Venezia fa notizia ma il Giappone è la meta top per il viaggio di nozze | L’analisi

Se il matrimonio del miliardario Jeff Bezos nella romantica Venezia desta in queste ore tanta curiosità ma anche polemiche, da uno studio dell’Osservatorio viaggi di nozze Cartorange è emerso che il Giappone è la superstar della luna di miele, la meta più amata (24%), davanti a Stati Uniti e Indonesia.

E il Sudamerica torna protagonista con l’ingresso del Perù nella Top 10.

Sempre dallo studio si evidenzia che i Millennials rappresentano il 70% degli sposi, con un’età media di circa 38 anni; si evolve la richiesta della Gen Z (8%), e aumentano Boomers e Gen X (22%).

La Gen Z predilige il viaggio su misura (tendenza all’iper-personalizzazione): gli honeymooner più giovani cercano itinerari dinamici ed esperienziali, sono sensibili al budget e scelgono la lista nozze digitale.

Le prenotazioni risultano sempre più anticipate e a forte personalizzazione: i viaggi si prenotano con largo anticipo (154 giorni), si scelgono esperienze autentiche, itinerari su misura e si privilegiano sempre più le partenze in bassa stagione.

Luna di miele allargata a famiglia e amici: +10% i viaggi di nozze con figli al seguito, +6% i buddymoon (viaggi con amici e parenti), così la luna di miele diventa sempre più condivisa.

Fra i fenomeni emergenti le mete preferite degli italiani cambiano da Nord a Sud.

Spopolano le grandi metropoli come New York e Dubai nel Sud Italia; nel Nord-Est si amano i viaggi nell’area scandinava; nel Nord-Ovest torna il fascino del Sudamerica, con l’Argentina nella Top 10.

Se 12-16 giorni – secondo lo studio dell’Osservatorio viaggi di nozze Cartorange – si confermano un periodo di tempo adeguato per staccare dalla routine (43% dei casi contro un 7% appena a favore di una vacanza da 22-26 giorni), così come per riuscire a immergersi in una nuova cultura o in un ambiente incontaminato, le partenze continuano però a essere concentrate fra i classici mesi di agosto e settembre: una scelta motivata in Italia dal tradizionale calendario delle ferie lavorative, ma anche dalle condizioni ambientali favorevoli delle mete predilette.

Ciò nonostante, quest’anno la curva comincia a dare qualche segno di cedimento (2/3%) a favore della bassa stagione (con un picco a ottobre dell’11%), giustificabile in parte per la maggior attenzione al rapporto qualità/prezzo, ma anche per i benefici legati al viaggiare nei periodi meno affollati.

Non a caso il nuovo trend lascia emergere un format di viaggio più compatto – nel 22% dei casi fra i 7 e gli 11 giorni – condizionato da budget contenuti e ferie limitate, senza trascurare i vantaggi alternativi della bassa stagione.

Anteponendo un soggiorno dinamico alla semplice esperienza balneare – il 55% dei pacchetti venduti non include più il mare – nella Top 10 delle destinazioni 2024 prevalgono dunque Paesi a forte vocazione esplorativa, scelti per la possibilità di esperienze autentiche, ma anche e soprattutto per l’impatto dei propri straordinari paesaggi: in ordine, Giappone (24% contro il 22% del 2023), Stati Uniti (11% contro il 12% del 2023) e Indonesia (stabile all’8%, ma ora in vantaggio di una posizione sul Sudafrica, che scende dall’8% al 6%), seguiti a maggior distanza da Thailandia (in crescita dal 3% al 4%), Maldive e Australia (entrambe in calo dal 4% al 3%), mentre entra all’ottavo posto in classifica un brillante Perù (2%), eguagliando il tasso di preferenza di Namibia e Tanzania.

La regina indiscussa dei viaggi di nozze – per l’Osservatorio viaggi di nozze Cartorange – resta l’Asia, con il 44% (+38% l’anno precedente), spinta dalla versatilità delle esperienze garantite di mete come Giappone, Indonesia e Thailandia.

L’Africa mantiene il secondo posto per aree di destinazione, ma cala leggermente dal 21 al 18% a causa di collegamenti aerei meno diretti e meno vantaggiosi nel rapporto qualità/prezzo rispetto ad altre aree nel mondo (Asia in primis), oltre che per una percezione spesso inadeguata del suo effettivo livello di sicurezza.

A fronte della leggera involuzione economica degli Stati Uniti, il Nord America (15%) riesce a conservare il suo status di “classico” in virtù delle buone possibilità di combinare estensioni sia nei Caraibi che in Polinesia, confinando l’Oceania (5%) a una dimensione più di nicchia.

Europa (stabile al 9%) e Medioriente (in calo dal 6 al 3%): nonostante la prima subisca a propria volta gli effetti di una crescente inflazione, la vicinanza territoriale delle destinazioni offre una valida alternativa in caso di viaggi nozze brevi o posticipati, o comunque per scali suggestivi da abbinare a tour verso altre aree continentali.

Il Medioriente non riesce invece a fugare le insicurezze dovute ai conflitti regionali in corso e, laddove metta sul piatto mete alternative, queste risultano meno attrattive in termini di esperienze rispetto alle destinazioni di lungo raggio.

Secondo l’Osservatorio di CartOrange, il mercato italiano dei viaggi di nozze lascia trasparire una sostanziale resilienza rispetto alle trasformazioni socio-politiche ed economiche in corso, i cui effetti non paiono in grado di deviare o alterare nel 2025 la fotografia dell’ultima stagione di rilevamenti.

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