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Benedetto Carambia, Direttore Ricerca e Sviluppo Movyon: “La mobilità del futuro passa da infrastrutture intelligenti e sistemi cooperativi”

Benedetto Carambia, Direttore Ricerca e Sviluppo Movyon Gruppo Autostrade per l’Italia, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

Il suo intervento si è tenuto nel panel “Sperimentazione e sviluppi della guida autonoma“, moderato dalla giornalista Maria Leitner.

In questo video ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.

Siamo agli Stati Generali della Ripartenza, è un momento di dialogo e di confronto tra istituzioni, imprese e società civile. Quanto è importante il dialogo per far crescere l’Italia?

Il dialogo è importantissimo perché oggi abbiamo appreso come quando si mettono al tavolo gli attori che gestiscono le infrastrutture, i servizi per le infrastrutture, le tecnologie per le infrastrutture con chi invece gestisce i servizi per l’automotive e costruisce anche le automobili, cominciano a venire fuori una serie di spunti interessanti che confermano, a volte danno anche degli input su come accelerare certe trasformazioni che le singole aziende, i singoli attori e le istituzioni hanno magari negli scorsi anni già avviato. Il tema della tecnologia e dei sistemi cooperativi a livello infrastrutturale è un esempio perfetto per dimostrare questo.

Il paradigma di mobilità sta cambiando. Aumenta sempre di più la componente di connettività che permette a noi utenti, anche quando siamo a bordo dei vari veicoli, di ricevere un sacco di informazioni che provengono dall’esterno, quindi non solo dal veicolo che stiamo guidando. Aiutano nella scelta al conducente appunto come affrontare certe dinamiche di trasporto, ma soprattutto sempre di più aiutano il veicolo stesso con i sistemi tecnologici a bordo ad affrontare le difficoltà durante la mobilità, gli incidenti, le code, i cantieri eccetera.

In questo senso Movyon, come soggetto tecnologico del Gruppo Autostrade per l’Italia, da anni sviluppa soluzioni tecnologiche avanzate per raccogliere i dati, per gestire meglio il traffico a livello infrastrutturale e adesso sempre di più per orchestrare il traffico, cioè per fornire informazioni direttamente ai veicoli connessi e nel prossimo futuro a guida autonoma, affinché i flussi di traffico vengano gestiti nel modo ottimale, riducendo il più possibile l’impatto che il fattore umano ha sulla causa principale dei nostri incidenti a livello autostradale. Questo porta anche a una maggiore efficienza delle infrastrutture e dei flussi di traffico, quindi sostenibilità in senso ampio.

L’Italia sull’innovazione tecnologica nella mobilità è pronta ad accogliere queste trasformazioni?

L’Italia affronta le sperimentazioni sulla guida autonoma e sulla guida connessa da diversi anni, siamo assolutamente in linea, in alcuni casi anche all’avanguardia rispetto ad altri Paesi europei. Se guardiamo il contesto globale, come Stati Uniti e Cina, lì il servizio è già aperto al pubblico e l’uso massivo consente di migliorare ulteriormente i sistemi grazie ai dati.

Finché non apriamo in modo massivo questi servizi anche da noi, rischiamo di restare un po’ indietro. C’è un tema di adeguamento delle infrastrutture, dalla manutenzione alla segnaletica, ma c’è soprattutto la possibilità, già oggi, di usare il veicolo connesso per aumentare l’efficienza delle infrastrutture esistenti. Un veicolo connesso ridurrebbe il numero di utenti che non seguono i consigli che l’infrastruttura è già in grado di fornire.

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