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Alessandro Sartori (Zegna): «I nostri abiti e 110 anni di storia aziendale per dare forma all’uomo di domani»

Ermenegildo ZEGNA celebra 110 anni con una sfilata online in onda sulla piattaforma della Camera della Moda, che rivaluta i valori fondamentali del marchio e la sua visione responsabile, rispetto all’ambiente.

Una presentazione in cui i modelli camminano in parchi e spazi aperti fino ad arrivare alla terrazza della fabbrica.

Nata come azienda tessile per poi includere la produzione di abbigliamento, Ermenegildo ZEGNA sin dal suo inizio ha avuto un forte legame con la natura, visto non solo come un fornitore di risorse e materie prime, ma anche come una ricchezza unica di diversità da preservare, da qui l’Oasi ZEGNA.

Il video è stato girato nell’archetipo del Lanificio ZEGNA di Trivero e nell’Oasi. Un senso di fluidità e precisione pervade la collezione, sia nelle forme che nelle scelte cromatiche.

I volumi sono liquidi e generosi, in ineffabili e impalpabili mescolanze di argilla, gialli di primavera odorosa, rosa di ortensia, grigi di sienite, blu di pietra di fiume, verdi e neri ardesia. I materiali sono leggeri ma solidi: lana, canapa, fibre grezze, lino, carta/seta, nappa cartacea, lana #UseTheExisting. 

Sperimentando spalle scese, colletti ribassati, forme a strati e un senso poetico di funzionalità espresso da tasche e cerniere fuori misura che permettono ai volumi di espandersi,

Il direttore creativo di ZEGNA Alessandro Sartori estende la ricerca sartoriale di nuove categorie ibride che definisce la sua visione di ZEGNA.

Ispirato all’osmosi di mondi diversi, taglia il capospalla in tessuti per camicie e viceversa, offrendo a chi lo indossa una completa libertà di combinazione e interpretazione.

Ciò che emerge è un senso di disinvoltura fluido e una nuova morbidezza della silhouette maschile, che abbandona il fit slim. Il collo alto sostituisce le camicie sotto i blazer e le giacche, cappotti e pantaloni liquidi disegnano una silhouette allungata e disinvolta.

Mocassini arrotondati con suole enormi e sandali impreziosiscono il look.

Le stampe color cravatta arricchiscono la stratificazione di colori e trame, suggerendo un’ulteriore mimesi dell’uomo e della natura.

“Un momento come questo può facilmente portare a una glorificazione della precisione impeccabile della macchina – afferma Sartori – ma a ZEGNA, nel rispetto di una tradizione umanistica profondamente italiana, crediamo che l’essere umano sia sempre al centro, in armonia con la natura”.

“È la sensibilità e la creatività, qualità umane per eccellenza, che ottengono il meglio dalle macchine. Senza l’uomo, tutto sarebbe senz’anima”.

“Questo progetto riflette questa unione di sensibilità, che è anche un equilibrio tra passato e futuro, dentro e fuori, in un’opera coerente e sfaccettata”.

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