“Viviamo un momento in cui la competizione globale, i nuovi equilibri geopolitici e le transizioni ecologica e digitale stanno ridisegnando le mappe dello sviluppo: è essenziale delineare una visione strategica del futuro. Le donne imprenditrici possono e devono avere un ruolo importante, perché capaci di portare una prospettiva di cura e di sostenibilità per l’intero sistema delle Pmi”.
A dirlo è stata Antonella Giachetti, presidente dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda, intervenendo alla Giornata nazionale educazione finanziaria, Pmi e sostenibilità, in corso alla CeoforLife ClubHouse di Roma.
Giachetti è intervenuta nel panel istituzionale dedicato allo stato dell’arte dell’imprenditoria femminile in Italia, indicando le priorità per rafforzare il ruolo delle donne nella crescita sostenibile delle Pmi.
“Oggi risulta evidente la forza, la resilienza e il contributo strategico che l’imprenditoria femminile porta al sistema economico e sociale. Le donne – spiega Giachetti – portano naturalmente nelle imprese valori legati alla cura, alla responsabilità sociale e al rapporto con le comunità, elementi che aiutano a spostare il focus da un’economia solo orientata al profitto a un’economia che guarda al benessere complessivo”.
“Per rafforzare questo ruolo – dice la presidente di Aidda – occorre agire su tre priorità: formazione e accesso al credito, per dare strumenti solidi alle imprenditrici e facilitare la nascita di nuove imprese; reskilling e valorizzazione delle competenze delle donne over 50, in un’epoca di profonda trasformazione digitale; e collaborazione tra imprese, perché solo costruendo reti si può aumentare la resilienza delle Pmi e affrontare le sfide delle transizioni in corso”.
Nonostante i progressi degli ultimi anni, persistono barriere strutturali e culturali che rallentano la piena partecipazione delle donne al mondo del lavoro: la nostra società resta ancora organizzata al maschile e troppo spesso le donne sono costrette a scegliere tra carriera e famiglia.
“L’Italia – conclude Giachetti – ha bisogno di un investimento integrato: nelle competenze, nelle reti collaborative, nella valorizzazione delle esperienze di tutte le generazioni, e in un nuovo modo di fare impresa in cui la prospettiva femminile sia riconosciuta come fattore di sviluppo”.