Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Una legge bipartisan per istituire la “Capitale italiana della Mobilità Sostenibile”. Istituzioni, accademia e imprese unite.

Cerca
L'AUTORE DELL'ARTICOLO
ANALISI E SCENARI
OSSERVATORIO IDEE
OSSERVATORIO IMPRESE

Le città del futuro saranno vivibili e sostenibili se chi le progetterà porrà attenzione in prima istanza alla mobilità. Lo spazio urbano nei secoli si è sempre modificato e adeguato rispetto all’evoluzione della mobilità e delle tecnologie ad essa connesse.

Le persone vivono la città muovendosi per raggiungere nel modo più comodo e veloce i luoghi dove usufruire delle diverse funzione che la città offre loro. Oggi nuove sfide attendono le città, sia quelle grandi, sia le piccole.

La transizione energetica e il cambiamento climatico pongono quesiti nuovi e pretendono risposte innovative e includenti.

La mobilità, come ogni altro aspetto dell’agire umano, deve essere sostenibile. Per queste ragioni ha senso interrogarsi su come le città saranno capaci di vincere questa sfida ed istituire per legge ogni anno una Capitale italiana della mobilità sostenibile sull’esempio della Capitale della Cultura, dove per 365 giorni le istituzioni, la società civile e le imprese non solo dell’energia e della mobilità siano impegnati a definire il futuro delle città e a sensibilizzare le comunità grazie anche al coinvolgimento dei massimi esperti del settore appare un modo efficace per mettere al centro del dibattito pubblico questo tema.

L’idea lanciata sul palco del Festival del Sarà nel luglio del 2022 dall’on. Rossella Muroni e condivisa dall’allora Ministro Enrico Giovannini si è trasformata nuovamente in un disegno di legge bipartisan, presentato al Senato il 12 dicembre scorso.

I primi firmatari del DDL 658 sono i senatori Costanzo Della Porta ed Etel Sigismondi di FdI e Michele Fina del PD. Il DDL è ora incardinato nella Commissione Ambiente del Senato della Repubblica. Il testo prevede che la “Capitale Zero” sia Termoli in Molise, in virtù dell’importante investimento per oltre 2 miliardi di euro che ACC, con un contributo dello Stato tramite i fondi del PNRR, ha deciso di effettuare per realizzare la prima Gigafactory italiana.

L’essenza della proposta presentata dal Senatore Della Porta è semplice: “Ogni anno verrà istituita una commissione che dovrà valutare il miglior progetto a cui sarà data una dotazione finanziaria di 1 milione di euro. Questo disegno di legge dovrà essere efficace e avere effetti positivi sul Paese. Cultura dell’ambiente significa cultura del progresso, con il coinvolgimento delle scuole e degli enti locali. Vogliamo dare risposte serie per il rispetto dell’ambiente e per lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Questo è solo il primo tassello: può essere il grimaldello giusto perché altre leggi vadano in questa direzione”.

Per il Senatore Michele Fina, tesoriere del Partito Democratico e promotore di un Intergruppo istituzionale sui cambiamenti climatici la scelta di Termoli come Capitale Zero è nelle cose: “Il 23% delle emissioni di gas serra nel nostro Paese è dato dal trasporto e il 60% di queste riguarda i veicoli. C’è una richiesta di cambiamento nell’ambito della transizione energetica ed economica. Solo per l’inquinamento atmosferico secondo i dati Ispra, noi causiamo circa mezzo milione di morti l’anno. Quindi questa proposta va nella direzione giusta. La Gigafactory è un investimento sul futuro, pari a 2 miliardi, con 2.000 lavoratrici e lavoratori entro il 2030. Passare all’elettrico cambia completamente la produzione. Nella competizione globale, per frenare le delocalizzazioni e consolidare i poli produttivi, alla fine la dote principale più forte è quella umana. Questa iniziativa connette le persone, la mobilità e il territorio: è la ricetta più giusta. È importante fare in modo che non ci siano cattedrali nel deserto, ci vuole un contesto sociale di condivisione”.

Il Senatore Etel Sigismondi (Fdi) ha sottolineato: “L’obiettivo principale è istituire la capitale della mobilità sostenibile attraverso una sana competizione tra le città. C’è anche bisogno di un approccio culturale diverso, in grado di accendere un faro su questo tema e portarci a cambiare le nostre abitudini quotidiane. Nell’articolo 4 è previsto un chiaro riferimento alle nuove generazioni”.

Al fianco dei senatori c’erano anche le istituzioni locali, il mondo dell’accademia e dell’impresa che sensibilizzate dai dialoghi sul futuro del Festival del Sarà hanno voluto testimoniare la loro adesione al progetto di legge.

Il Senatore Guido Castelli, commissario straordinario del governo per la ricostruzione del Sisma 2016 ha applaudito all’iniziativa con un video dalla Cop28 di Dubai in cui ha sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile anche nel riprogettare i comuni colpiti dal terremoto. 

La città di Bologna ha testimoniato la sua adesione al progetto, prima con le parole dell’Ad e Direttore Generale dell’aeroporto “G. Marconi” Nazareno Ventola, poi con l’intervento dell’assessora del Comune con deleghe alla Nuova mobilità, Valentina Orioli che ha dichiarato: “Abbiamo aderito subito. La mobilità sostenibile è una delle leve attraverso cui si possono trasformare le città, insieme alla sicurezza e alla bellezza, tutte dimensioni intrecciate. Lavorarci è molto difficile: ogni decisione scatena proteste, disagio e difficoltà, perché c’è un tema culturale: abbiamo bisogno di essere aiutati a cambiare le nostre abitudini. La capitale italiana della mobilità sostenibile  è un segnale importante, per sostenere la transizione culturale”.

Anche il mondo dell’accademia è della partita. Il Magnifico Rettore Guido Saracco è stato tra i primi a sostenere l’iniziativa: “Il Politecnico di Torino riceve più del 60% dei suoi studenti da fuori ed è già un successo per l’Italia, visto che molti vanno all’estero. Nell’ambito del progetto sulla Gigafactory ho deciso immediatamente di fare massa critica e offrire all’Università del Molise la condivisione delle competenze, soprattutto per fare ricerca e sviluppo e realizzare un hub dell’automotive del futuro di fianco al nuovo stabilimetno di Termoli”.

Nella scorsa legislatura il disegno di legge fu proposto dagli onorevoli Rossella Muroni e Alessandro Fusacchia. Quest’ultimo, intervenendo alla conferenza stampa, ha dichiarato: “Istituire un riconoscimento annuale ad una città sulla mobilità sostenibile vuol dire incoraggiare i territori a pensare e ripensare alla maniera in cui il trasporto locale segue gli sviluppi di una società che cambia, per esigenze, per sempre crescenti differenze nelle necessità di spostamento, perché a maggior ragione in questa epoca sempre più digitale e “da remoto” siamo anche molto e anzitutto il modo in cui abitiamo e ci spostiamo nelle nostre città”.

Sul fronte delle imprese ACC, A2A ed Eni hanno testimoniato il loro favore al DDL. Tommaso Pavoncello Public Affairs & Communication Italy di ACC proprio da Termoli ha ribadito: “Accogliamo con favore la presentazione di questo disegno di legge. Siamo orgogliosi e responsabilizzati dalla scelta di rendere la città di Termoli, dove realizzeremo la nostra Gigafactory, la capitale italiana zero della mobilità sostenibile”.

Per A2A è intervenuto il CEO di A2A E-Mobility, Fabio Pressi che ha sottolineato: “Siamo entusiasti di sostenere questa importante iniziativa. Da oltre dieci anni, A2A è attiva nel campo della mobilità elettrica, sviluppando un know-how approfondito sulle esigenze delle nostre città in termini di mobilità sostenibile. Crediamo fermamente che il futuro della mobilità sia nell’elettrico, e continueremo a investire in questa direzione. Crediamo che sostenere la Capitale della Mobilità Sostenibile sia un passo naturale per A2A, in quanto siamo determinati a essere protagonisti non solo come business, ma anche come soluzione per rendere le nostre città più vivibili”.

Per Eni è intervenuto inviando una dichiarazione scritta Giovanni Maffei, Head of Commercial Eni Sustainable Mobility che ha dichiarato: “Immaginare la mobilità del domani è uno dei temi più attuali e dibattuti. Muoversi in città è un gesto quotidiano che ciascuno di noi compie. Poterlo fare in modo semplice, libero e più sostenibile definisce un aspetto decisivo della moderna Cittadinanza, ed è alla base della scelta strategica che Eni ha compiuto quasi un anno fa costituendo una società dedicata alla mobilità sostenibile, Enilive. Riprogettare la mobilità è un compito che deve vedere una sinergia di intenti, tra le istituzioni nazionali e locali, le università, le imprese e soprattutto i cittadini consumatori”.

Danilo Moriero dell’Associazione Città dei Motori, rete di 40 Comuni italiani ,tra i quali  Torino, Maranello, Melfi, Pomigliano e la stessa Termoli ha voluto sottolineare come: “Questo disegno di legge guarda avanti in maniera equilibrata e consapevole, trasformando un problema in opportunità. Tiene insieme la sapienza italiana nell’automotive, l’occupazione e le esigenze dei territori”. 

Infine Giulio Lo Iacono segretario generale dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha concluso: “Il 76% degli italiani usa mezzi privati nel tragitto casa-lavoro, secondo numeri del 2022. È un dato in peggioramento, anche dopo il Covid-19. Siamo l’unico Paese europeo a dare bonus per l’uso di motori a combustione, benzina e diesel. C’è un complesso di politiche da fare: occorre incentivare la mobilità dolce e sostenibile, anche a piedi e in bicicletta, oltre alle auto elettriche”.

Nel 2024 il tema della mobilità sostenibile sarà al centro di numerose iniziative del Festival del Sarà – Dialoghi sul futuro per accompagnare l’iter legislativo del DDL e favorirne la rapida approvazione. 

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.