«Faremo rapidamente la mappatura e le consultazioni. Non appena pronto porteremo il Piano al Comitato interministeriale per la transizione digitale. un processo complesso che prevede l’interlocuzione con il mercato e con le Istituzioni nazionali e comunitarie. Lo vogliamo velocizzare il più possibile». È questa la tabella di marcia annunciata dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, durante un’audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero presso la Commissione Trasporti della Camera.
Il Governo sta lavorando al Piano per l’identificazione e la copertura delle aree “grigie” dove non saranno previsti, nei prossimi anni, investimenti privati in reti ad altissima velocità. La mappatura delle aree grigie partirà da maggio, durerà 30-45 giorni, con l’obbiettivo di realizzare le gare entro fine anno e terminare il processo a inizio del 2022.
Collegare tutto il territorio con i più alti standard di tecnologia, isole comprese, entro il 2026. «Il piano di azione che stiamo redigendo interviene tanto sul lato dell’offerta quanto su quello della domanda. Quanto all’offerta, miriamo alla copertura dell’intero territorio con connessioni ad altissima velocità, senza lasciare indietro nessuno, con un approccio agnostico teso a dare accesso a tutti con tutte le tecnologie utili per poterlo fare: fibra a casa, fixed wireless, 5G, per raggiungere tutti incluse le scuole, gli ospedali, gli uffici pubblici e tutte le 18 isole minori entro il 2026».
Colao ha annunciato la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto col Mise per partire con le mappature delle aree grigie. «Stiamo lavorando con Agcom e Infratel per far convergere in un unico sistema tutte le mappature. Chiederemo mappature di fibra ma anche di 5G a 3 anni e stiamo valutando come renderle, non dico cogenti, ma molto impegnative perché vogliamo evitare che ci siano vantaggi o svantaggi a sovradichiarare o sottodichiarare. Cercheremo di erogare i nostri contributi in maniera efficiente».
Secondo il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale «è giusto che chi non rispetta le mappature sia una penalizzato» e spera di «fare presto e arrivare entro fine anno ad avere tutto allineato per poter partire con le gare. Cercheremo di fare aree molto più piccole perché permettono agli operatori di essere più precisi. Speriamo a inizio del 2022 di avere il processo terminato». Per rispettare la road map, però, chiederà la «collaborazione a tutte le istituzioni coinvolte per ottenere quante più risorse possibili», conclude Colao.








