«Va scelto il farmaco più sicuro in rapporto con l’età. È sbagliatissimo» proporre i vaccini a vettore virale come si è fatto negli open day con Astrazeneca «ai giovani, specialmente alle donne. Sono sempre stata convinta che non bisognerebbe darli a persone di età inferiore a 55 anni». Lo ribadisce, in una intervista al Corriere della Sera, l’immunologa.
Viola cita uno studio di Science «dove si spiega come man mano che scende l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici. Nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è invece molto basso. Ecco perché la Francia ha stabilito di limitare i due vaccini (Astrazeneca e Johnson & Johnson) a vettore virale agli over 65».
«Abbiamo dosi di vaccino a volontà» e quindi, conclude, «vale la pena di scegliere il vaccino più sicuro in rapporto all’età. In questi casi i preparati di Pfizer e Moderna basati sull’Rna messaggero. Anche così arriveremo a settembre con larga parte della popolazione immunizzata».








