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[Viaggio nelle città] La ripartenza di Brescia inizierà con il sostegno alle associazioni senza aggravi burocratici

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Brescia ha quasi 200.000 abitanti. Sorge in una zona pianeggiante, ma le Prealpi le fanno da contorno. È città di economia variegata, che modula dall’industria, al commercio, dall’agricoltura al turismo. Brescia è intersecata dall’autostrada A4, che è direttrice di collegamento verso Milano e Torino. Per parlare di ripartenza di Brescia e delle ferite inferte dal covid, ci siamo rivolti all’Associazione di promozione sociale Il Salterio. A rispondere è Federica Zucchi, Presidente dell’Associazione.

Presidente ci descrive in un quadro sintetico la città di Brescia?

Oltre alla Vostra premessa, sulla quale concordiamo, in sintesi Brescia è da sempre la Leonessa d’Italia, quindi città dotata di notevole forza di carattere e grande preparazione professionale e culturale.

Quale sono state le influenze negative del covid sul tessuto culturale? La città è stata una delle più colpite dalla pandemia.

Blocco di tutte le attività culturali ed associative, con conseguenti difficoltà di espletamento di funzioni di solidarietà, aggregazione e problemi economici e di sopravvivenza delle realtà stesse.

Presidente ci può fornire delle idee di ripartenza su Brescia?

Sostenere le associazioni sia economicamente che pragmaticamente, con spazi e risorse da poter utilizzare senza creare ulteriori aggravi di oneri e burocrazie, ma stimolando e sostenendo la grande capacità di resilienza dei soggetti stessi.

A suo avviso, quale è la risorsa caratteriale principale dei bresciani per uscire da questa fase?

Professionalità e determinazione, concreta volontà di realizzare ottimi progetti, capacità creativa e di lavoro in rete tra i soggetti stessi, serietà e pazienza di cui però è meglio non abusare.

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