Il debito che continua a crescere, le riforme che non si riescono a fare ma anche gli indicatori positivi dell’economia, a cominciare dall’occupazione e dal Pil, la possibilità di tagli alle spese per affrontare davvero la riduzione delle tasse: se ne è parlato all’Istituto Italiano di Cultura a Londra con Veronica De Romanis, docente alla Luiss di Roma e alla Stanford University di Firenze, sollecitata dalle domande del direttore dell’istituto Francesco Bongarra e del giornalista Massimo Sebastiani.
“L’idea che non ci sono le risorse per poter fare delle riforme o tagliare le tasse è poco più di una favola”, ha spiegato De Romanis, protagonista del terzo appuntamento della collana di incontri “Italia. Pensiero, futuro”.
De Romanis sostiene che “in realtà ci sono molti modi attraverso i quali questi fondi si potrebbero trovare, ma ci vuole la volontà politica. E un governo stabile come quello di Giorgia Meloni, che potrebbe continuare a governare per altri cinque anni anche dopo la scadenza di questo primo mandato, è il candidato naturale per poterlo fare”.
Un esempio? “Mettere mano alla giungla delle tax expenditures, che come hanno dimostrato anche numerosi studi, sono inefficaci, addirittura regressive, nel senso che favoriscono piccoli gruppi che in realtà non ne avrebbero bisogno e non portano a nulla”.
De Romanis ha poi accennato alle grandi sfide che aspettano non solo l’Italia ma l’intera Europa: la crisi demografica, la formazione, la ricerca e la scuola.
In una sala gremita sono stati soprattutto i giovani, alla fine dell’incontro, a prendere la parola e rivolgere domande all’economista.








