L’Unione europea sta lavorando con un certo successo per ridurre le dipendenze strategiche delle proprie catene del valore dalle altre economie, un obiettivo indicato come uno dei tre “pilastri” del Rapporto sulla competitività dell’Ue di Mario Draghi.
Lo ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso all’evento organizzato a Bruxelles per celebrare il primo anniversario dalla pubblicazione del Rapporto, in presenza dell’ex presidente della Bce.
Gli altri due pilastri erano il divario di innovazione dell’Ue da colmare con Stati Uniti e Cina e il piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività.
Il terzo pilastro, ha ricordato von der Leyen, “è proprio la necessità di ridurre le nostre dipendenze. Nell’ultimo anno, abbiamo visto i controlli sulle esportazioni dalla Cina bloccare le linee di produzione in Europa: oggi un singolo Paese controlla il 75% della lavorazione del cobalto, il 90% delle terre rare, il 100% della grafite”.
“Questa – ha riconosciuto la presidente della Commissione – è una situazione critica, non c’è dubbio. Ma non c’è nulla di inevitabile. Con le giuste politiche, possiamo rafforzare la nostra sicurezza e costruire la nostra indipendenza. Ed è questo che l’Europa sta facendo oggi. Innanzitutto, con la diversificazione. Solo nell’ultimo anno, abbiamo raggiunto nuovi accordi commerciali con il Mercosur, il Messico e la Svizzera”.
“L’accordo con il Mercosur, ad esempio – ha spiegato von der Leyen – creerà un mercato di 770 milioni di consumatori e pari a circa un quarto del Pil globale. Abbiamo concluso un accordo iniziale con un gigante minerario come l’Indonesia. Ora siamo in trattative con l’India e vogliamo concludere il negoziato entro la fine dell’anno. Stiamo facendo progressi con il Sudafrica, la Malesia, gli Emirati Arabi Uniti e altri Paesi”.
“La nostra sicurezza economica – ha rilevato la presidente della Commissione – ha un ruolo cruciale in tutti questi accordi. E insieme al commercio arrivano gli investimenti. Stiamo costruendo – ha riferito – una rete di progetti strategici in tutto il mondo: per il nichel in Canada, sufficiente per produrre oltre 800.000 batterie per veicoli elettrici ogni anno; la grafite in Kazakistan, per 100.000 batterie per veicoli elettrici ogni anno; il corridoio strategico di Lobito verso la cintura di rame africana”.
Ma, ha aggiunto von der Leyen, “il lavoro per la sicurezza economica inizia proprio qui, a casa nostra. Quest’anno abbiamo selezionato 47 progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del nostro Critical Raw Materials Act (il regolamento Ue sulle materie prime strategiche). Concentreremo il nostro sostegno finanziario su queste iniziative cruciali e garantiremo che tutte le autorizzazioni vengano rilasciate nei tempi previsti. Dall’estrazione di rame e cobalto in Finlandia, alla lavorazione del litio in Portogallo, al riciclo delle batterie in Italia”.