«L’aumento dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa ha avuto un fortissimo calo, dal 8,1 al 6,3% e il costo medio della benzina è sceso sotto 1, 9 euro». Lo dice Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, in una intervista alla Stampa. «Certamente c’è un effetto statistico, ma il calo è stato più forte che negli altri Paesi europei. Rivendico il fatto che questo mese siamo per la prima volta sotto il tasso di inflazione di Francia, Spagna e Germania, e persino della media dell’Unione».
«Lei mi chiede se ci sono fattori congiunturali: la risposta è sì. Ma il governo ha fatto la sua parte», spiega Urso precisando che «la Germania è in recessione, un tempo la nostra crescita dipendeva da quella tedesca. Non siamo felici di andare meno peggio degli altri, ma è incoraggiante», afferma. «L’era della competizione fra Paesi dell’Unione è finita. Una volta c’era l’asse franco-tedesco, ora passo intere giornate con i miei colleghi di Parigi e Berlino. Stiamo cercando di definire una politica industriale comune. Sapendo quanto è complicato il mondo, con la guerra ai nostri confini, e la sfida titanica agli investimenti di Cina e Stati Uniti c’è poco da stare allegri. Il nostro futuro è in pericolo», conclude.








