Le celebrazioni del Martedì Grasso chiudono il Carnevale, da cui arrivano segnali positivi anche per il turismo.
La festività rappresenta infatti il primo grande appuntamento dell’anno capace di testare il dinamismo della domanda turistica: la settimana di Carnevale dovrebbe aver registrato oltre 1,2 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive, mentre la spesa dei turisti, italiani e stranieri, riversata sui territori è stimata in oltre 250 milioni.
È quanto stima il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.
Da Venezia a Viareggio, da Ivrea a Putignano, ogni città porta avanti le proprie usanze, creando un’atmosfera unica di festa e divertimento. A Venezia, il Carnevale si distingue per le eleganti maschere e i balli in costume, mentre a Viareggio i celebri carri di cartapesta satirici sfilano lungo la passeggiata a mare.
Il Carnevale di Acireale, definito “il più bello di Sicilia”, è tra i più spettacolari del Paese, mentre al Carnevale di Ivrea si svolge la tradizionale Battaglia delle Arance, simbolo di libertà. A Putignano, il Carnevale più antico d’Italia, la festa dura mesi con eventi e spettacoli straordinari.
“Questa celebrazione è un’occasione importante per riscoprire la ricchezza culturale del Paese”, afferma Vittorio Messina, presidente di Assoturismo, “ma anche le sue tradizioni, il folklore, la musica, le specificità gastronomiche. Un appuntamento importante capace di generare flussi turistici in bassa stagione non solo per le famiglie italiane, ma anche – soprattutto a Venezia – per i turisti stranieri. Servirebbe però una promozione mirata: le nostre tradizioni di Carnevale sono un tesoretto di attrattività per il turismo, ancora da sfruttare a pieno”.








