“I fatti finora dimostrano che l’intuizione dell’allora ministro Raffaele Fitto si è rivelata provvidenziale”.
Così Giosy Romano, da agosto scorso coordinatore della struttura di missione Zes unica del Sud di Palazzo Chigi, in un’intervista al quotidiano La Sicilia parla dei risultati raggiunti con la Zes Unica.
“Il futuro del Sud sta nella capacità di creare sviluppo nel cuore dei territori, soprattutto nelle aree interne – dice – e con la Zes unica del Sud stiamo cercando di fare rientrare a casa loro i giovani che sono stati costretti ad andare fuori per studiare o lavorare”.
Sono i fatti, per Romano, a smentire le critiche sulla Zes unica.
“Nell’anno e mezzo di gestione delle otto Zes erano state rilasciate 279 autorizzazioni uniche per investimenti pari a 1,9 miliardi e 6.027 assunzioni, con una media di 150 giorni per dare risposta all’impresa.
Abbiamo accelerato notevolmente rilasciando, da gennaio scorso, 415 autorizzazioni uniche (di cui ben 335 da agosto, da quando ci sono io) per quasi 2,5 miliardi e quasi 8mila assunzioni.
E il tempo medio di risposta è sceso da 150 a 31 giorni”.
Numeri positivi anche per la Sicilia: “In un anno e mezzo erano state rilasciate 52 autorizzazioni con 322 posti di lavoro.
Da gennaio a oggi siamo passati a 54 autorizzazioni con 324 assunzioni dirette più l’indotto.
In totale si tratta di quasi 500 milioni di investimenti”.
“Per fare crescere il Sud occorre mettere da parte le contrapposizioni politiche e lavorare tutti insieme nella stessa direzione – aggiunge – Con le novità che abbiamo introdotto, questo strumento dà all’Italia la possibilità di offrire regole chiare e di dare risposte in 15 giorni a iniziative serie.
La Zes, se usata bene, attrae investimenti che rendono competitivo un territorio.
Perché non basta fare le infrastrutture, ci vuole anche creare attività concrete e lavoro per fare crescere i territori e fare tornare qui i nostri giovani”.








