Su Il Foglio, Claudio Cerasa evidenzia come sia possibile un “frondismo” di destra contro Trump.
In particolare, scrive, può essere di conforto – a chi si sente conservatore ma non gradisce il presidente americano – sapere che in America, e non solo in America, c’è un vecchietto arzillo di nome Rupert Murdoch, combattivo, conservatore, repubblicano, non di sinistra, che ha osservato con irresponsabile speranza l’ascesa di Trump, anche finanziandola, e che da qualche settimana a questa parte ha scelto di non ostacolare, e forse anche di incentivare, una formidabile campagna frondista del giornale conservatore più autorevole d’America: il Wall Street Journal.
Il Wall Street Journal, per Trump, non è un giornale come gli altri. È il giornale di Wall Street, dunque il più vicino agli operatori delle borse, e se c’è un avversario silenzioso che Trump teme, da sempre, coincide proprio con il mondo dei mercati.
È pronto a sfidare tutti Trump, si sa, ma i mercati no, almeno non fino in fondo.
In questo senso, la campagna frondista del giornale conservatore più autorevole d’America (Murdoch ha anche la Fox: lì la musica è diversa) è insieme spietata e formidabile.
E da un mese il WSJ non gliene perdona una a Trump.
Il primo affondo arriva il 17 febbraio.
Tema: l’Ucraina sarà il Vietnam di Trump?
Svolgimento: il problema non è riportare il leader russo al tavolo, ma fargli onorare un accordo.
Il secondo affondo arriva due giorni dopo.
Tema: Trump propende verso la svendita dell’Ucraina.
Svolgimento: allo stato attuale, l’apparente affanno di Trump nel cercare un accordo a tutti i costi con Putin è a rischio per l’Ucraina, per l’Europa, per gli interessi degli Stati Uniti e la sua stessa presidenza.
Il terzo affondo arriva il 24 febbraio, a tre anni dall’invasione, quando gli Stati Uniti scelgono di votare con la Russia di aver invaso l’Ucraina tre anni fa.
Tema: “Per gli Stati Uniti è stato un giorno triste e deplorevole”.
Cerasa prosegue elencando altri “sganassoni” del quotidiano a Trump e conclude: il frondismo, con Trump, è possibile.
Lo fanno in America, a livelli importanti, e chissà se è solo un sogno, un giorno, anche vederlo in Italia, non nei giornali ma direttamente a Palazzo Chigi.
Viva il frondismo, viva il WSJ.








