Meno 22% dei pazienti operati per tumore al pancreas, con una percentuale salita al 34% durante la prima fase. Questi sono i numeri che la pandemia ha provocato e che sono emersi dalla conferenza online “Giornata mondiale del tumore al pancreas: il Gemelli per i pazienti, i pazienti con il Gemelli”, organizzata dalla Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in collaborazione con Associazione Nastro Viola e Fondazione Nadia Valsecchi.
Secondo Sergio Alfieri, direttore Centro chirurgico del pancreas Gemelli, i malati oncologici sono le altre vittime di questa pandemia Covid. «L’emergenza sanitaria in corso, causata dal nuovo Sars-CoV-2, ha travolto e stravolto il nostro Servizio sanitario nazionale con un notevolissimo impatto sui malati oncologici, soprattutto sui pazienti con tumore al pancreas che richiedono un approccio integrato in centri specializzati. Basti pensare che in Italia è del 22% in meno la percentuale dei pazienti operati rispetto allo stesso semestre del 2019. Dato allarmante ancora più evidente nella fase 1 della pandemia, con il 34% in meno di interventi chirurgici».
«In controtendenza, il nostro Centro pancreas – conclude Alfieri – ha accolto anche pazienti provenienti da altri centri, registrando un aumento del 15% dell’attività chirurgica pancreatica nel primo semestre di quest’anno. Questo è stato possibile grazie all’organizzazione in tempi record di un Covid Hospital in un edificio separato dal corpo centrale, che ci ha permesso di non sospendere i percorsi oncologici come purtroppo accaduto in molte realtà italiane».








