Secondo la previsione del direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, «senza ulteriori shock, il tendenziale dell’inflazione potrebbe tornare sotto il 6% già ad agosto e scendere sotto il 3% a ottobre, per finire sotto il 2,5% nella media del prossimo anno». L’ipotesi è stata diffusa in occasione della presentazione dell’outlook Italia 2023 “L’anno della transizione: fiducia elevata, consumi deboli” elaborato da Confcommercio e Censis.
«Alcuni prezzi scenderanno in livello assoluto, come già ad aprile si è visto per la verdura, le uova, i prodotti tecnologici e alcuni servizi» spiega Bella sottolineando che «nel frattempo dobbiamo scegliere la strada giusta: che non può che essere quella delle riforme e degli investimenti del Pnrr per rendere attuale il potenziale di fiducia che c’è tra le famiglie, come abbiamo visto, e costruire una nuova fase di crescita robusta e duratura, dopo il boom del biennio 2021-2022 e il periodo di transizione costituito da questo complesso 2023».








