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Roberto Cingolani (ministro della Transizione ecologica): «Sull’ambiente l’Italia spendeva 1,5 mld l’anno, ora con il Pnrr arriveremo a 16 mld»

Un impegno continuo e costante. Questo sarà il Pnrr italiano, in cui l’Italia dovrà spendere 100 mln al giorno, con il ministero della Transizione ecologica avrà un programma di spesa simile a una multinazionale, 16 miliardi all’anno. È quanto sottolineato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante la presentazione dei dati dell’attività 2020 del Gse. 

«Il ministero dell’Ambiente, come gli altri ministeri, finora aveva un budget limitato di 1,5 miliardi l’anno perlopiù di spese fisse, adesso con il Pnrr si tratta di spendere circa 16 miliardi l’anno e non nella modalità spese fisse ma in modalità di grandi progetti internazionali: stiamo passando da una grossa Pmi a una multinazionale quotata come gestione del flusso di cassa annuale».

Il ministro ha sottolineato come la struttura del Mite, che dovrà essere definita entro il prossimo 30 giugno, «è importante perché dovrà gestire questi grandi impegni. Per noi sarà come spendere 40 milioni al giorno, richiede uno sforzo enorme. Il Pnrr mette tutta l’Italia in questa condizione: ogni giorno l’Italia dovrà spendere 100 milioni per mantenere la promessa del progetto che abbiamo fatto. E il tutto va fatto in fretta».

A proposito dei bandi, Cingolani si augura di far partire le prime attività prima dell’estate. «Visto che abbiamo la presidenza del G20 e co-presidiamo la Cop26, saremo molto più credibili nella nostra azione internazionale fra luglio e novembre se saremo in grado di far vedere che il Recovery plan è già partito, consegnato il 30 aprile e già prima dell’estate devono partire non dico proprio i progetti, ma almeno i bandi e le attività correlate»

Il ministro precisa come una buona notizia, proveniente dal Mef, ci sia: ossia la possibilità di entrare in azione senza l’anticipo del Recovery Fund. «Abbiamo una contabilità in cassa che prevede già queste spese, entro l’estate dovrà arrivare il primo 13% e possiamo già iniziare con le attività. Stiamo facendo la lista delle priorità».

Per il 30 maggio, con il Pnrr consegnato un mese fa e con il decreto Semplificazioni approvato, si avrà quindi uno scenario più semplice e lineare in cui operare, e sempre in quel giorno, aggiunge Cingolani, «dovremo iniziare anche il lavoro del Comitato interministeriale per la transizione ecologica, che è un po’ in ritardo, ed è propedeutico al piano strategico del Mite e alla nuova struttura che dovrebbe essere pronta per il 30 giugno. Abbiamo tutto pronto per i contenuti e speriamo di recuperare il ritardo e arrivare al 30 giugno con la struttura del Mite consolidata. È il terzo mattoncino della costruzione», ha concluso.

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