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Renato Brunetta, presidente CNEL: “Per l’Europa non c’è più tempo, va rilanciata la domanda interna”

“Per l’Europa non c’è più tempo, altrimenti si rischia l’irrilevanza. Ma che fare? Da dove cominciare? Come dicono i linguisti serve una compressione semantica, per trovare il messaggio fondamentale, che indichi le vere priorità. La chiave è quella di rilanciare fortissimamente la domanda interna. E debito buono. Perché se l’Europa si dota di un grande bilancio volto a rilanciare la domanda interna si riequilibrerebbe il rapporto con gli Usa, il risparmio europeo si indirizzerebbe non verso il debito americano ma verso il mercato europeo e avremmo più crescita, più competitività, più coesione, più attrazione di capitale umano, più investimenti. Le cose da fare ce le hanno già dette Monti, Letta e Draghi. È questo il salto da fare, di cui ci ha parlato il Presidente Mattarella: ‘Svegliati Europa!’. Abbiamo perso 20 anni con i patti di stabilità, con l’austerità e con i compiti a casa. Ma è ora anche fondamentale una capacità di grande coordinamento e quindi occorre superare il sistema di governance all’unanimità nelle decisioni europee, che non funziona. Così l’Europa potrà divenire il punto di riferimento a livello mondiale, come modello non egoistico di crescita, inclusione, cooperazione, multilateralismo e coesione”.

È quanto ha dichiarato Renato Brunetta, presidente del CNEL, intervenendo al Forum Teha di Cernobbio.

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