“Quello del rischio di dazi Usa sui prodotti italiani ed europei è sicuramente un tema. Già l’export verso gli Usa è in leggero calo, rispetto al 2024 si registra quasi un 5% in meno. E ricordiamo che il 9,3% delle esportazioni regionali è diretto verso gli Usa, seguiamo in questa classifica la Lombardia, l’Emilia e la Toscana. In particolare, esportiamo macchinari, prodotto metalmeccanici, agroalimentare e tessile. È quindi chiaro che qualsiasi impedimento a un flusso normale verso questi mercati è una forte preoccupazione.”
Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Raffaele Boscaini, neo presidente di Confindustria Veneto, sul rischio dazi da parte degli Usa sui prodotti italiani ed europei e sui possibili effetti sull’economia regionale veneta.
“Le minacce di Trump sappiamo che in ore e giorni possono diventare realtà – sottolinea Boscaini – e sappiamo che possono esserci anche retromarce. Quindi ad ora ci preoccupiamo di un’incertezza non desiderabile ma anche non ragionevolmente prevedibile.”
“Io credo che in Veneto – continua ancora il numero uno di Confindustria Veneto – ci sia un tessuto di aziende che per struttura e capacità imprenditoriale possono gestire bene questa problematica, con una corretta distribuzione delle proprie filiere in entrata e in uscita dei loro prodotti e il contraccolpo sarà più gestibile. D’altra parte, se si tratta di dazi molto importanti come quelli annunciati difficilmente un’azienda può riuscire ad assorbirli se non intervenendo appunto sull’aumento dei prezzi,” conclude.








