Secondo la Camera di Commercio, l’export di Belluno sta registrando grandi risultati. Lo dimostrano le numerose certificazioni per l’estero che, nei primi duecento giorni di quest’anno, sono state 3.900 le certificazioni richieste dalle aziende bellunesi per trasferire all’estero i loro prodotti, occhiali in particolare.
«Mediamente vengono richieste ed evasi circa 30 mila certificati di origine all’ anno», spiega il presidente della Unioncamere Veneto e Camera di Commercio Treviso-Belluno, Mario Pozza, «intorno agli 8 mila nella sola provincia di Belluno. Così è accaduto nel 2019. L’ anno scorso abbiamo avuto un taglio del 20% circa. Le industrie dolomitiche lo stanno riassorbendo quasi tutto» riporta il Corriere delle Alpi.
«A tirare l’export è l’occhialeria, da una parte, e la meccanica dall’ altra». Come lamentano tanti operatori bellunesi, ci sono delle criticità nelle operazioni doganali svolte da alcuni Paesi più esigenti sulla produzione documentale che accompagna le operazioni di commercio internazionale – la Turchia, ad esempio. Criticità seguite direttamente da Unioncamere mediante collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, le Rappresentanze estere in Italia e italiane all’estero.
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