Le nostre proiezioni sull’inflazione indicano che torneremo al nostro obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025.
Fino ad allora, i dati sull’inflazione fluttueranno, ma siamo sostanzialmente sulla buona strada.
Queste proiezioni si basano sulle aspettative di mercato relative ai tagli dei tassi.
Non ci stiamo pre-impegnando in alcun percorso.
Prenderemo le nostre decisioni riunione per riunione.
I dati finora ottenuti confermano la nostra direzione di marcia e spero che ci consentano di continuare a essere meno restrittivi”.
Lo ha affermato Piero Cipollone, membro dell’Executive Board della Banca centrale europea, in un’intervista a Le Monde, ammettendo che, come sottolineato anche dal capo economista della Bce, Philip Lane, “c’è il rischio concreto che il nostro atteggiamento diventi troppo restrittivo.
Dobbiamo garantire che l’inflazione converga verso il nostro obiettivo senza frenare inutilmente l’economia, perché abbiamo un disperato bisogno di investimenti e di crescita in Europa.
Ogni ritardo in questo campo ci pone in una posizione di grave svantaggio”.








