“Unicredit sta definendo una strategia di crescita dilungo termine con un adeguato equilibrio fra crescita interna, espansione, e sostegno degli stakeholder e degli shareholder. Anche l’economia italiana sta andando bene, perché il sistema delle imprese ha saputo approfittare della notevole immissione di liquidità di questi anni per fare investimenti. E i mercati ci stanno dando credito anche grazie alle prospettive di solidità del governo. A livello globale, però, il modello di crescita è cambiato. Il sistema fornisce segnali distorti, e può dare luogo a decisioni sbagliate. La parola chiave rimane incertezza”, esordisce così Pier Carlo Padoan in un’intervista esclusiva rilasciata a MF35, lo speciale che celebra i 35 anni del quotidiano. Tuttavia le banche europee restano distanti per dimensioni rispetto a quelle Usa.
“E per giunta questa distanza aumenta. È un fattore doppiamente grave, perché sappiamo che il sistema europeo di crescita economica e industriale è bancocentrico. E a finanziarlo è essenzialmente il credito bancario, mentre negli Stati Uniti prevale il finanziamento via mercato. Non è una condizione secondaria. Senza un mercato dei capitali europei le prospettive di crescita e di innovazione sono tagliate fuori, e la distanza tra Europa e America aumenta. Abbiamo bisogno di completare quella che chiamerei l’Unione Finanziaria Europea. Manca il cosiddetto terzo pilastro, cioè l’assicurazione comune dei depositi”, fa notare Padoan. Per quanto riguarda l’Europa, l’ex ministro dell’Economia ritiene che “debba avere un processo di integrazione che sia orientato anche al mercato interno, e non solo a quello esterno. Che sia in grado di darsi un ruolo globale, e che debba rivedere la propria governance superando i sistemi che impediscono di prendere decisioni cruciali senza unanimità”.
Quanto al futuro di Unicredit e le ipotesi di m&a, “bisogna mantenere un equilibrio fra diversi interlocutori, e tra crescita interna, espansione e sostegno ad azionisti e stakeholder. Abbiamo un’idea proattiva del futuro”, conclude Padoan.