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Per entrare nel mondo del lavoro incidono le relazioni che si creano fin dall’infanzia | L’analisi di Giuseppe Laterza

In occasione del Festival internazionale di economia – scrive sulla Stampa Giuseppe Laterza – un economista di Stanford ha affrontato un tema essenziale, anche per il futuro dei giovani a cui il festival era dedicato.

Matthew Jackson ha mostrato una serie di evidenze statistiche sulla relazione tra l’aumento delle disuguaglianze in America e la mobilità sociale decrescente.

Secondo Jackson la principale ragione di questa relazione perniciosa risiede nel ruolo che hanno le reti sociali – misurabile attraverso Facebook – per cui già in giovane età si crea una netta separazione tra individui provenienti da ambienti sociali diversi.

In sostanza, nei dati americani si conferma ciò che ciascuno di noi può osservare ogni giorno anche in Italia: nell’inserimento nel mondo del lavoro (e di conseguenza anche nel livello dei consumi) incidono molto le relazioni che si creano fin dall’infanzia.

Anche intorno ai libri – continua Laterza – si creano comunità trasversali a diverse fasce sociali: accade nei tantissimi gruppi di lettura sparsi nel nostro paese, nelle biblioteche e nelle librerie ma anche nei tanti festival in cui si incontrano persone di ogni età e condizione sociale.

Ecco perché è così importante che questa capacità di aggregazione “egualitaria” dei libri venga utilizzata al massimo anche nella scuola.

In tutte le scuole è fondamentale che ci sia una biblioteca ben funzionante, cioè un luogo spazioso, accogliente e ben fornito.

Ma soprattutto che ci sia una persona che per competenza specifica sappia creare intorno ai libri una comunità di giovani lettori, diversi per estrazione sociale ma uniti dalla curiosità e dalla capacità di immaginazione.

Questa figura professionale, il bibliotecario scolastico, che esiste in molti paesi europei, è assente in Italia, dove questo lavoro essenziale è lasciato alla buona volontà dei docenti.

Cosa aspettiamo a fare questa piccola ma fondamentale riforma?

Il giorno dell’inaugurazione del Salone del libro ne avevo accennato al Ministro Giuli, incontrato sull’aereo da Roma a Torino.

Mi aveva detto che ne avrebbe parlato con il collega Valditara… Lo avrà fatto?

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