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Papa Francesco: l’uomo del popolo che conquistò il mondo con la semplicità | L’analisi di Gianvito Pizzi

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Si era considerato come un uomo del popolo che era arrivato alla vetta del mondo per caso. E come uomo del popolo si è sempre comportato. E’ questo uno dei motivi del suo successo universale.

L’influsso di un Papa della Chiesa Cattolica sulle masse è pari a quello di poche cariche della Terra. Ma Papa Francesco, senza volerlo, lo aveva moltiplicato a dismisura.

Se interveniva su qualunque tema del mondo, la sua parola pesava. Perché oltre al magistero della carica, aveva un grande consenso di massa.

Papa Giovanni XXXlll° entrò in tutti i cuori per la sua bontà, Papa Francesco vi è entrato con la sua semplicità. Due valori vicini a noi, ma difficili da perpetrare con spontaneità continua.

Francesco è stato così grande nel suo essere uomo, da non aver bisogno di essere raccontato. Ognuno ha una piccola parte di lui dentro. Ognuno lo sente un po’ proprio.

E’ raro che avvenga.

In un mondo di personaggi influenti contestati, Francesco era un uomo indiscusso. Tanti gli aspetti che lo ponevano in tale situazione, come il rispetto, l’affetto, la riconoscenza.

Ma ne aggiungeva un altro: l’amicizia. Aveva avuto la capacità di farci sentire suoi amici, nonostante non lo conoscessimo.

Tutto quanto scritto è la somma del suo pontificato. Perché Papa Francesco si era dato l’immane compito di traghettare la Chiesa Cattolica nel terzo millennio. Un tentativo difficile, perché operare profondi cambiamenti muovendosi nel binario stretto dei dogmi della religione, è arduo. E lui vi è riuscito entrando nella storia.

E’ stato vicino a coloro che sono considerati gli “ultimi”, i discriminati, gli emarginati. E non è stata una vicinanza temporanea ma perpetua. Portandoli al centro dell’attenzione, facendoli sentire meno soli e protetti.

Francesco nei suoi gesti, ha trasmesso i suoi potenti messaggi umani.

Non ha speso la parola “fede” per arrivare ai suoi obiettivi morali. Perché sapeva che un uomo che vuole parlare all’intera umanità, deve operare nel campo della vita senza le sembianze della verità assoluta.

Ecco perché è stato un Papa che era rispettato anche nelle nazioni di altre fedi religiose. Dove nelle folle acccalamanti, che riempivano piazze e stadi, c’era gente venuta solo per lui.

E’ così che incarnava un tema centrale della religione cattolica, cioè essere ecumenici.

Pochi giorni fa, al culmine della sua vita, si è presentato nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove era la sua tomba, vestito da uomo normale. Con un poncho ed un pantalone.

Grande e coerente sino all’ultimo. Voleva dirci: siamo tutti uguali.

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